Game 65: Houston Rockets vs Los Angeles Lakers. In copertina: LeBron James (Logan Riely, NBAE via Getty Images)
Due giorni dopo la sconfitta di San Antonio, i Los Angeles Lakers 💜💛 (28-36) restano in Texas per disputare l’ultima gara della stagione contro gli Houston Rockets (16-49). Nelle sfide precedenti tre successi per i californiani, con l’ultimo arrivato a fine Dicembre grazie alle triple doppie di James e Westbrook.
I gialloviola recuperano LeBron, ma sono privi di Talen Horton-Tucker oltreché dei lungodegenti Anthony Davis e Kendrick Nunn; i texani non dispongono di Jae’Sean Tate, John Wall e Christian Wood. Vogel schiera Westbrook, Monk, Reaves, Johnson e James; Silas replica con Green, Porter Jr., Gordon, Martin Jr. e Sengun.
🏀 Rockets vs Lakers: Game Recap
Le due contendenti mettono le cose in chiaro sin dalla palla a due: la difesa sarà un optional. Ed infatti Westbrook e James da una parte, Green e Porter Jr. dall’altra, appoggiano al ferro senza nessuna opposizione. L.A. tocca il +8 con le triple di Avery Bradley e Monk, immediata arriva la replica di Houston con Eric Gordon e Green. 18-14 a metà primo quarto.
Il ritmo resta elevato e la gara si trasforma in una mini versione dell’All-Star Saturday: Augustin, Stanley Johnson e Mathews partecipano al Three-Point Contest, mentre Kenyon Martin Jr. inchioda un paio di schiacciate. Il finale della prima frazione è caratterizzato dalla produzione dei tanti – rimpianti o meno – ex Lakers e Rockets: D.J. Augustin e Melo colpiscono dalla lunga distanza e, dopo cinque punti di Schröder, Nwaba e Brodie segnano i liberi per 38-32 dopo dodici minuti di gioco.
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2️⃣ I Rockets bucano la difesa dei Lakers
Chiuso il primo quarto con quasi il 60% dal campo, i californiani smettono completamente di giocare: in attacco collezionano errori e turnover (4 in pochi possessi) e muovono il punteggio solo con una tripla di Westbrook e qualche sporadica giocata di LeBron e Melo. La difesa, incredibile ma vero (…), è un colabrodo e i texani tornano sotto con i canestri da tre di Christopher (due) e Garrison Mathews. Sengun si mette al servizio dei compagni e dal post pesca Dennis Schröder per il 45-47 a 7:15 dall’intervallo lungo.
I Lakers provano a scuotersi con le triple di Reaves e Augustin, ma continuano imperterriti a regalare possessi agli avversari e raggiungono precocemente la doppia cifra nelle palle perse. I Rockets giocano con maggiore intensità e mantengono agevolmente la testa della gara con Porter Jr. e Josh Christopher. L’unico angeleno in grado di trovare il canestro con continuità è Russell Westbrook (17 con 6/9 al tiro e 4/4 ai liberi), mentre Sengun prima segna due volte dal post, poi stoppa James. Le triple di Schröder e Reaves chiudono il primo tempo, con L.A. sotto 63-68.
Californiani incapaci di contenere l’attacco di Houston (in stagione 54.4 punti di media nel primo tempo) e penalizzati dalle 12 perse, che regalano 14 punti e 8 conclusioni in più alla squadra di coach Stephen Silas. Bene ma non benissimo (cit.).
3️⃣ Rockets imprecisi, sorpasso Lakers
Al rientro in campo i losangelini provano a ridurre le distanze giocando con un briciolo d’intensità in più. Reaves e Monk colpiscono da tre, James alza un alley-oop per Malik e torna a segnare. I texani sprecano un paio di possessi e Westbrook può realizzare il layup del pareggio. Ma L.A. ricomincia con la beneficenza e con i turnover vanifica il discreto momento, subendo le triple di Kevin Porter Jr. e Martin Jr. L.A. non produce più nulla e resta in scia solo grazie ai provvidenziali liberi (6/6) di Austin Reaves. 83-84 con 5:29 sul cronometro.
I Rockets provano a scappare via (+8) con sette punti consecutivi di Alperen Sengun, ma i Lakers annullano l’allungo avversario con LeBron, che assiste la tripla di Melo e segna due layup. Il quattro volte MVP viene poi sostituito da Gabriel, scongelato da coach Frank Vogel nella speranza che almeno lui abbia voglia di sudare. L’impegno non manca, ma il giramondo Wenyen mostra tutti i suoi limiti (1/4 dalla lunetta e una tripla ammacca-ferro dall’angolo). I californiani conquistano tre rimbalzi offensivi e allo scadere trovano il sorpasso con Augustin: 98-97 all’ultimo mini-break.
4️⃣ It’s Overtime!
La prima parte dall’ultima frazione è caratterizzata da un livello di pallacanestro peggiore, se possibile, di quella vista nei primi tre quarti. Entrambi gli attacchi annaspano e quando non sprecano palloni producono tiri a bassa percentuale. Gli angeleni restano avanti solo perché trovano il fondo dalla retina dalla lunga distanza con Carmelo Anthony, Augustin e Monk, mentre Houston resta in scia con le giocate di Christopher. 109-106 con sei minuti e mezzo da giocare.
James attacca il ferro con alterne fortune (una schiacciata ma ben due stoppate subite) e i Rockets ritrovano il vantaggio con le triple di Martin Jr. e Green. I Lakers provano con fatica a spingere la transizione, ma per la prima volta nella gara riescono ad incidere in difesa: Reaves costringe all’infrazione dei 24″ e stoppa Green, imitato poco dopo da LeBron su Sengun. I pullup di Jalen e Westbrook mantengono la gara in parità: 120-120 con 69″ sul cronometro.
Al rientro dal timeout, dopo l’errore di Russ, la seconda scelta dell’ultimo draft viene stoppata ancora da LeBron James. Palla nelle mani del numero 6, ma il floater danza sul ferro. Gli angeleni lottano a rimbalzo e conquistano una seconda opportunità per chiudere la gara, ma Anthony fallisce il game-winner. It’s overtime!
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🆙 Green condanna i Lakers
L.A. riparte con Westbrook, Reaves, Monk, Melo e James. LeBron e Russ falliscono due layup, mentre Jalen Green è caldissimo e segna sette punti nei primi tre possessi del supplementare. Melo e Brodie sbagliano ancora e Gordon realizza la tripla del +10 con 2:39 sul cronometro.
Il primo canestro dell’OT dei Lakers è di Westbrook, poi James risponde alla tripla di KMJ. Ma Green è on fire e colpisce ancora da tre, chiudendo di fatto la gara. I canestri di Reaves, Sengun e Monk servono solo per fissare il punteggio finale: 130-139. Houston travolgente nell’overtime, chiuso 19-10 con 7/8 al tiro. Per i Lakers 13 sconfitte nelle ultime 17 gare, solo una squadra ha fatto peggio: i Rockets.
📊 Stats & Box Score
James mette a referto 23 punti (9/26 dal campo, 1/9 dall’arco e 4/6 dalla lunetta), 14 rimbalzi, 12 assist, 5 perse, 1 recupero e 4 stoppate in oltre 45 minuti sul parquet chiusi con -17 di Plus/Minus. Westbrook chiude con 30 punti (11/22 al tiro, 7/8 ai liberi), 8 rimbalzi, 6 assist e 2 perse. Discrete prove per Monk (20+6+1 con 4/8 da tre) e Reaves (17+4+2 con 3/6 dall’arco), mentre Johnson (5+2+1 con 3 recuperi) avrebbe meritato di giocare nel finale.
Dalla panca toccano la doppia cifra Melo (13+6+2 con 5/13 dal campo e -14 di Plus/Minus) e Augustin (16 con 4/7 da tre). Male Bradley (5+3 con 1/5 da tre), malissimo Bazemore (tre perse in pochi minuti), poco più di un cammeo per Gabriel. DNP per Ariza, Ellington e Howard.
Il top scorer dei Rockets è Green (32+3+3 con 13/21 dal campo). In doppia cifra anche Sengun (21+15+2), Christopher (21+6), Martin Jr. (17+11+3), Gordon (15+2), Schröder (12+1+6) e Porter Jr. (10+8+10 con 4/13 al tiro).
🏆 Rockets vs Lakers: Fan Survey
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✔️ Pick your Game MVP! Let’s Vote!
🚦 Key Takeaways
Leggi l’analisi degli aspetti positivi e negativi della partita del Toyota Center:
- Game 65, Rockets vs Lakers: i Plus & Minus di LakeShow by Giuseppe Critelli
🗨️ Post Game Quotes
«I ragazzi hanno lottato ma non è stato sufficiente. Bisogna riconoscere che i giovani di Houston hanno giocato davvero bene.»
«Parliamo della difesa dopo ogni partita. Non proviamo ad essere perfetti in difesa oppure in attacco, ma lavoriamo sodo su entrambi i lati del campo. I ragazzi stanno dando il massimo, ma tutte queste sconfitte iniziano a farsi sentire.»
«LeBron dovrebbe esserci contro Washington, vediamo come si sente Venerdì. Solitamente ha dolore al ginocchio dopo la gara, che di norma sparisce il giorno successivo.»
Frank Vogel
«Le due ore di ritardo con cui è arrivato l’aereo a San Antonio non mi hanno aiutato a riposare il ginocchio, per questo non ho giocato. Non sono stato efficiente come avrei dovuto e questo non mi piace, è frustrante. È un aspetto del mio gioco a cui tengo molto. Venerdì dovrò essere migliore.»
«Abbiamo dei margini di errore ridotti quest’anno e i nostro avversari ce la stanno facendo pagare. I problemi al mio ginocchio non hanno nulla a che fare con il nostro record.»
«Nell’ultimo possesso Nwaba ha chiuso bene, costringendomi a fare un passo più lungo che mi ha portato troppo sotto al ferro. Avrei potuto forzare un layup ma ho preferito servire Melo, secondo me era un tiro migliore. Contro gli Warriors ha segnato un tiro pesante dopo una mia giocata simile.»
LeBron James
«Nell’overtime loro hanno segnato praticamente ogni tiro. Nell’azione finale del quarto periodo ho visto James attaccare il ferro e mi sono mosso per ricevere, però Martin Jr. ha fatto un ottimo closeout e mi ha fatto perdere il ritmo.»
«È pazzesco finire punto a punto una gara in cui abbiamo tirato così bene. Stiamo perdendo tante gare in volata, dobbiamo trovare un modo per vincerle. Sono sicuro che ne usciremo fuori.»
«Le parole di Worthy? (“I Lakers non sembrano credere in quello che stanno facendo” nda) È la sua opinione, ha diritto di averla… E… Non sono del tutto in disaccordo con lui.»
Carmelo Anthony
«Loro hanno segnato tutti i tiri importanti, chiaro e semplice. Quando giocano contro i Lakers, tutti danno il meglio di sé.»
Russell Westbrook
📺 Rockets vs Lakers: Highlights
Highlights: LeBron James posted his fifth triple-double of the season but the #Lakers allowed 19 points in overtime for their 9th straight road loss.https://t.co/OFBR3Ql36v
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📅 Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:30 italiane – tra Venerdì 11 e Sabato 12 Marzo per affrontare i Washington Wizards alla crypto.com Arena.
Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:
Lakers Legends:
- Nick Van Exel by Antonio Corsa
- Lamar Odom by Simone Stefanini
Mamba Moments:
- MM01: La rivincita contro i Celtics, l’apoteosi di Kobe Bryant by Giovanni Rossi
- La leggendaria storia degli 81 punti di Kobe Bryant by Giuseppe Critelli
NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!