Key Takeaways: Phoenix Suns vs Los Angeles Lakers. In copertina: Austin Reaves and Lebron James (Barry Gossage, NBAE via Getty Images and Edwin Rodriguez, Sipa via AP Images)

79 punti subiti nei primi due quarti, devo aggiungere altro? Probabilmente no, ma la realtà dei fatti è ancora peggiore di quanto il punteggio possa dire.

✅ Suns vs Lakers: i Plus

3 plus in una debacle di questo tipo? Provare a guardare il bicchiere mezzo pieno è un dovere in un certo senso.

👍 Austin, lone ranger.

Austin Reaves è probabilmente l’unica notizia “positiva” di questo match. Il numero 15 gialloviola sembra l’unico ad avere la lucidità, anche quando il tabellone è un macigno incredibile, di mettere su qualche giocata interessante e di intelligenza cestistica che altri in questo roster non dimostrano.

Flare, drive, kick, relocation, 3 point made.

Se per Monk e Johnson i dubbi sull’adattabilità ad un sistema solido mi pervadono, Austin dimostra sera dopo sera che dove le gambe non arrivano la testa può aiutare.

Reaves non sarà mai un giocatore che farà la differenza, forse non arriverà dove Caruso è arrivato in maglia gialloviola, ma ad oggi è probabilmente il miglior Lakers per continuità di prestazioni e presenza mentale.

✌️ Due minuti

Primi due minuti: ritmo alto, 6-2 Lakers ed un approccio che sembrava essere quello giusto. Tanto è durata la partita dei Lakers, poi il nulla.

🍈 Melo?

Melo è stato preso per fare una sola cosa: canestro, possibilmente con una percentuale da 3 punti vicina al 40%.

Le performance del futuro HoF in maglia Lakers in alcuni casi sono state aberranti, ma il bilancio generale della stagione – parametrato alla richiesta iniziale – è secondo me in linea, cosa di cui gli va dato merito.

Ovviamente trovarsi catapultato in una squadra dove gli vengono chiesti 26 minuti di media, di cui molti da centro non è lo stato ideale. Ad un fenomenale attaccante sul viale del tramonto si può chiedere di portare punti quando l’attacco è impantanato, ma pensare che possa essere con continuità la seconda opzione offensiva è irrealistico e fuori fuoco.

❌ Suns vs Lakers: i Minus

Multipli Minus ci sarebbero voluti, una selezione era doverosa anche se è risultata più difficile del previsto.

⬇️ Too small

La decadenza di Howard e gli infortuni continui di Davis hanno portato Vogel a virare in una direzione dove normalmente non sarebbe mai andato.

I quintetti piccoli dei Lakers stanno probabilmente aiutando LeBron ad ammassare statistiche, ma stanno costando caterve di punti in area (76 per i Suns stanotte) e rimbalzi, offensivi e difensivi.

Ovviamente con questo personale umano non c’è soluzione ma la problematica strutturale, specialmente a rimbalzo era prevedibile dalla preseason.

Esclusi LeBron e AD nessun’altro giocatore ha una effettiva presenza rilevante al ferro, si potrebbero elaborare tanti numeri sulla % di contested rebound o sul numero di boxout effettuati ma la verità è che questi Lakers sono troppo piccoli (e vecchi) per competere in questa NBA.

😕 Lead by example

Sarò un hater di LBJ, sarò magari anche un incompetente ma questo video è un po’ il manifesto della stagione dei Lakers e di LeBron James.

I Lakers partono bene, i Suns rientrano, iniziano a macinare, Booker ha appena segnato in semi transizione dal lato sinistro dell’attacco per il + 7. Il possesso successivo è quello nella clip, esattamente la stessa situazione che i gialloviola avevano dovuto “difendere” nel possesso precedente.

Per quanto io possa capire che più avanti nel match, magari sul meno 20, una rotazione in più o in meno fa poca differenza nel caso in esame essere presenti mentalmente e cercare di arginare Book era fondamentale, LeBron non la pensava cosi.

James è responsabile a vari titoli della stagione negativa dei Lakers, ma se ci vogliamo limitare al campo è in queste situazioni che il suo atteggiamento non va assolutamente. Nei primi minuti di un match difficile dove la probabilità di essere schiantati è alta, settare il tono muovendo le gambe e cercando di essere un “esempio” è a mio modo di vedere importante.

Punti di vista diversi, congratulazioni per il 30k+10k+10k, abbiamo finito con ‘sti record?

Playoff bound

Ad oggi i Lakers occupano il nono seed a Ovest. Considerato l’attuale meccanismo dei play-in l’opzione “migliore” è quella di vincere le due partite che ci aspettano ed arrivare ottavi.

Phoenix sembra essere saldamente al comando della Western Conference, e della lega, in termini di record quindi l’avversario più probabile – in caso si passi indenni il play-in – è proprio un primo turno contro i Suns.

Per quanto il ritorno di AD potrebbe limitare in qualche modo le difficoltà a rimbalzo e di difesa del pitturato, continua ad essere troppo lontano dal sufficiente tutto il resto.

Il probabile ritorno di Paul per il primo turno e l’abilità di Booker a giocare il pick-and-roll per arrivare a quel mid-range di cui ormai è un master sembrano un problema irrisolvibile. Vogel non sembra avere uomini ed idee per arginare quel tipo di situazione tecnica.

L’idea che questo match possa essere un preludio ad un massacro ai playoff non mi sembra cosi lontana dalla realtà, la speranza è che questa sveglia resti nella testa dei nostri per far si che almeno si mettano in campo i “cojones” che per affrontare un team di questo livello sono necessari per raggiungere almeno l’obiettivo minimo di evitare uno sweep.

📅 Next Game

Back-to-back per i Los Angeles Lakers, che tornano in campo nella notte – alle 3:30 italiane – tra Lunedì 14 e Martedì 15 Marzo per affrontare i Toronto Raptors alla crypto.com Arena.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.



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Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

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