In copertina: LeBron James (Lakers.com)

Una delle stagioni più deludenti della storia dei Los Angeles Lakers si è appena conclusa e poche ore dopo il licenziamento di Frank Vogel, prendono il via le consuete Exit Interviews. Il più atteso non può essere che LeBron James.

Per conoscere tutti i retroscena e i primi rumor sulle mosse future dei Lakers, leggi anche:

👀 Il futuro e Russell Westbrook

L’exit interview di LeBron James inizia con un pensiero alla prossima stagione:

«È nella natura umana iniziare a pensare alla prossima stagione e su come i Lakers possano costruire un roster che possa vincere più partite. Vogliamo sicuramente essere migliori.»

«Quest’anno ho giocato tanti minuti da centro, il mio obiettivo personale è quello di essere in grado di giocare in qualunque posizione sul campo.»

Il quattro volte MVP poi ha parlato sulla possibilità di un’estensione contrattuale:

«Io e Rich non abbiamo potuto parlare con Rob ed il front office poiché il CBA ce lo vieta. Quando sarà il momento, ne parleremo.»

Inevitabilmente, arriva la domanda sull’elefante nella stanza dei Lakers 2021/22, la convivenza con Russell Westbrook:

«Una cosa che ho apprezzato di Russ e che apprezzerò sempre è la sua voglia di competere in ogni singola partita. Per un ragazzo come lui, sempre in grado di scendere in campo, bisogna solo avere rispetto. È così.»

«La prossima stagione? Non tocca a me prendere queste decisioni. Posso solo dire che ho apprezzato averlo come compagno.»

😕 Il licenziamento di Frank Vogel

Ma la notizia del giorno è il licenziamento di Frank Vogel. Anticipato da Adrian Wojnarowski di ESPN subito dopo la gara di Denver e ufficializzato dai Lakers poche ore dopo l’intervista di LeBron James.

«Io rispetto Frank come coach e come uomo, la collaborazione che abbiamo avuto negli ultimi anni è stata assolutamente sincera.»

«In fin dei conti, io non so cosa sta succedendo a Frank. Posso solo ribadire che ho profonda stima in lui. Lo rispetto.»

Aver perso l’allenatore che ha guidato i californiani al successo nella bolla di Orlando, non distoglie il numero 6 gialloviola dal suo obiettivo: vincere.

«Sono venuto a Los Angeles per vincere un titolo, ma voglio vincerne altri. Ho realizzato quello che volevo realizzare, ma voglio farlo ancora e sono fiducioso che lo voglia anche l’intera organizzazione.»

Un’organizzazione che però lo ha fatto parlare con la stampa prima di aver rilasciato un comunicato ufficiale sul destino di Vogel:

«Posso solo controllare quello che posso controllare. Ci sono tante cose che possono essere fatte meglio, ma quando delle decisioni vengono prese non sempre è possibile accontentare tutti.»

James sapeva del licenziamento di Frank?

«No di certo, non mi è stato detto. L’ho saputo come lo hanno saputo tutti gli altri.»

😡 La difficile stagione

James ha poi parlato di quanto sia stata problematica la stagione appena conclusa, tra infortuni e mancanza di continuità:

«Non considero questa stagione un fallimento, perché i Lakers hanno lavorato sodo ogni singolo giorno.»

«Non abbiamo mai potuto dimostrare il nostro valore. Abbiamo schierato 41 starting five differenti. La frustrazione per questa stagione è davvero tanta.»

Incertezza che si è ripercossa dentro e fuori dal campo:

«Siamo stati costretti a schierare troppe closing lineup differenti, anche perché avevamo bisogno di giocatori in grado di contribuire su entrambi i lati del campo.»

«È stata dura per tutti dal punto di vista emotivo. Per me, per il coaching staff, per i miei compagni. Ogni volta che facevamo un passo in avanti ne seguivano tre o quattro all’indietro.»

Cosa serve, dunque, per migliorare il roster? Attacco, difesa o gioventù?

«Tutti e tre.»

🔜 Le prospettive di LeBron James

James volve lo sguardo alla prossima estate:

«Durante la offseason guarderò i miei figli giocare nella AAU, mi aiuta sempre a trovare le motivazioni necessarie per lavorare duramente.»

Anche perché LeBron chiarisce di non aver ancora deciso quante altre stagioni giocherà:

«Non mi sono posto dei limiti su quanto giocare ancora. Ma posso ancora essere produttivo ad alto livello e credo di averlo dimostrato quest’anno.»

Ma per competere, il nativo di Akron ha bisogno di un supporting cast adeguato:

«Sono certo che il front office farà tutto ciò che è necessario per rendere questa franchigia migliore. Il mio compito è quello di farmi trovare pronto per il training camp, pronto a guidare la squadra sul campo, qualunque sia.»

Pronto anche a partecipare al processo decisionale?

«Darò la mia opinione se richiesta, ma mi rimetterò alle decisioni che prenderà il front office.»

James sdrammatizza, raccontando su cosa lavorerà in estate:

«I miei punti nel pitturato sono molto alti, mentre tiro pochi liberi. Voglio andare di più in lunetta, devo trovare una soluzione, devo imparare come ingannare gli arbitri.»

🤕 L’infortunio alla caviglia

LeBron James non ha viaggiato con i compagni in Colorado, poiché doveva sottoporsi ad una risonanza magnetica alla caviglia sinistra.

«Non c’è bisogno di intervenire chirurgicamente, oppure di fare delle iniezioni. Tuttavia, dovrò restare a riposo per le prossima quattro/sei settimane.»

«Non avrei dovuto giocare a New Orleans, ho peggiorato le cose. Ma recupererò al meglio.»

Viste le sue condizioni fisiche, era del tutto inutile scendere in campo nelle ultime due gare della stagione una volta svanite le speranze di accedere al Play-In:

«Giocare solo per provare a vincere il titolo di miglior realizzatore non sarebbe stato degno di me. Sarebbe stata una delle cose peggiori di sempre.»

James poi torna allo scorso anno, anch’esso condizionato da un problema alla caviglia:

«Penso di poter dire che fino alla distorsione alla caviglia ero l’MVP della stagione.»

Gli infortuni hanno compromesso anche la costruzione dell’intesa con Anthony Davis e Westbrook:

«Ritenevo che Russ fosse complementare al nostro gioco: lui avrebbe alzato il ritmo e spinto la transizione, io avrei coperto le corsie laterali e AD avrebbe fatto da lob threat.»

«La ragione per cui non abbiamo giocato bene insieme è perché non siamo praticamente mai stati in campo insieme, dannazione.»

Il Prescelto ironizza che ha giocato più partite con i compagni dell’high school che con The Brow e Brodie. Vale la pena proseguire con l’esperimento?

«Questa non è una decisione che mi compete. Tocca al front office decidere quali membri del roster confermare.»

L’offseason di LeBron James e dei Los Angeles Lakers si prospetta quantomeno movimentata.

Ascolta le parole di LeBron James:



C’è solo un Capitano, anzi due.

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