In copertina: Christian Braun, Wendell Moore Jr. and Justin Lewis, NBA Draft (David J. Phillip, Brynn Anderson and Frank Franklin II via AP Images)
Incuranti delle ripercussioni sulla mia salute fisica e mentale, i Los Angeles Lakers rientrano nel draft di questa notte grazie alla seconda scelta arrivata dai Magic.
The Los Angeles Lakers acquired Orlando's pick at No. 35 for a future second-round pick and cash, sources tell ESPN.
— Adrian Wojnarowski (@wojespn) June 23, 2022
Nelle ultime settimane decine di atleti – tra cui anche i figli d’arte Shareef O’Neal e Scottie Pippen Jr. – hanno sostenuto dei workout con i gialloviola, per cui è probabile che abbiano già inquadrato la rosa dei prospetti tra cui scegliere. Così non fosse, sottopongo all’attenzione del front office i miei tre papabili.
1️⃣ Wendell Moore Jr.
Il primo nome è quello di Wendell Moore Jr., junior in uscita da Duke. Moore è un 3-and-D che tra il secondo e il terzo anno con i Blue Devils ha aumentato la percentuale dalla lunga distanza dal 30.1% al 41.3%.
Nel triennio a Durham, Wendell è migliorato non solo al tiro ma in ogni aspetto del gioco. Inoltre, le sue misure (196 cm di altezza e quasi 215 cm di wingspan) e il suo atletismo lo rendono un giocatore molto appetibile per l’inizio del secondo giro.
2️⃣ Christian Braun
Il secondo prospetto è Christian Braun, guardia da Kansas. Braun è un ottimo difensore sia on che off ball, secondo Sinergy gli avversari contro di lui hanno tirato a malapena col 30% dal campo, dato che lo posiziona nell’86%ile.
Con i Jayhawks ha dimostrato di poter condurre anche il pick-and-roll, tuttavia spesso si rivelato carente nella creazione di un vantaggio nelle situazioni di isolamento. Inoltre, tende a far fatica nelle partite contro avversari di alto livello.
3️⃣ Justin Lewis
La mia terza scelta è Justin Lewis, guardia da Marquette, considerato dagli scout uno dei migliori atleti della sua classe. Nel corso dell’ultima stagione ha avuto alti e bassi al tiro, realizzando il 34.9% delle 5.2 triple tentate a partite.
Ad incidere negativamente sulle prestazioni dell’ex Golden Eagles è stata la una shot selection rivedibile. Nella sua metà campo non si può considerare un cattivo difensore ma… non è nemmeno eccellente. I flash interessanti che ha mostrato sono frutto più delle sue doti atletiche che della reale comprensione del gioco.
I Lakers non sceglievano al draft dal 2019, quando con la 46esima chiamata selezionarono Talen Horton-Tucker. Ironia della sorte, anche in quell’occasione la scelta arrivò in California dalla franchigia della Florida. Finalmente!
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