In copertina: LeBron James e l’owner dei Los Angeles Lakers Jeanie Buss (Douglas P. DeFelice, Getty Images)
Nei giorni scorsi, i Los Angeles Lakers hanno presentato ai media “Legacy: The True Story of the LA Lakers”, docuserie da dieci episodi che andrà in onda su Hulu a partire dal 15 Agosto.
Durante l’evento – tenutosi allo UCLA Health Training Center di El Segundo – l’owner gialloviola Jeanie Buss ha risposto alle domande di Chris Haynes di Yahoo Sports.
🏆 La Legacy dei Lakers
Cosa racconterà Legacy?
«Per me era importante raccontare una storia vera, per questo abbiamo coinvolto i protagonisti di quegli anni. Tutti conoscono le vittorie e le sconfitte che abbiamo ottenuto sul campo, ma queste come hanno influenzato le persone? È stato un punto di partenza?»
«I risultati richiedono un prezzo da pagare e per questo ogni storia è differente. Ascoltarle e condividerle era il punto fondamentale.»
La Buss ha chiarito che l’obiettivo del documentario è quello di raccontare sinceramente quegli anni:
«Lo capirete quando sentirete parlare i protagonisti, pur trattandosi di una produzione interna non abbiamo indorato la pillola. Inoltre, abbiamo deciso di coinvolgere non solo ex membri di quei Lakers ma anche gli avversari, per dare un quadro quanto più veritiero possibile.»
La serie racconterà come il Dott. Jerry Buss ha trasformato la franchigia della Città degli Angeli:
«Quando mio padre ha comprato la squadra nel 1979 era determinato a portarla allo stesso livello dei Boston Celtics. Con la vittoria del 17esimo titolo li abbiamo raggiunti, ma questo è solo l’inizio. Il lavoro non è ancora finito, dobbiamo continuare su questa strada.»
Una strada costellata di successi e fallimenti, idoli e capri espiatori, trionfi e polemiche. Che verranno raccontati dalle voci di Jerry West, Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson, Shaquille O’Neal, Kobe Bryant, Pat Riley e Phil Jackson.
«È ancora lunga la storia che deve essere scritta ed a farlo saranno nuovi giocatori e allenatori. La legacy dei Lakers perdurerà.»
👑 Le richieste di LeBron James
Al centro del progetto non può esserci che LeBron James. Il quattro volte MVP e il suo agente Rich Paul della Klutch Sports hanno incontrato Pelinka ed Ham la scorsa settimana.
Alla soglia della ventesima stagione nella NBA, James può firmare un’estensione contrattuale biennale da 97.1 milioni di dollari. Secondo Haynes, il colloquio è stato incentrato sulle preoccupazioni e sulle strategie per evitare che si ripeta l’epocale fallimento della stagione passata.
Per le fonti dell’insider di Yahoo Sports, LeBron ha sottolineato l’importanza della voglia di competere e della coesione come squadra, non sempre presenti l’anno scorso. James ha ribadito come la voglia di lottare in ogni singola gara sia fondamentale per avere una chance di competere per l’anello.
Il numero 6 dei gialloviola infine ha confermato la volontà di organizzare un mini camp prima del training camp vero e proprio, allo scopo di cementificare il rapporto con i compagni di squadra. La sede individuata quest’anno dovrebbe essere San Diego, dopo i precedenti svolti a Las Vegas nelle passate stagioni.
🏀 Le scelte di Ham e le mosse di Pelinka
L’head coach Darvin Ham ha concordato con LeBron e confermato che intende rendere ognuno responsabile e costruire un ambiente focalizzato sull’altruismo. Poi ha affermato che tutto il roster dovrà acquisire una mentalità difensiva e non farà sconti verso chi sarà riluttante nell’abbracciare i suoi principi.
Inoltre, il nuovo l’allenatore angeleno ha detto che il perno dell’attacco dei Lakers sarà Anthony Davis, ottenendo il pieno supporto di James. L’offseason di The Brow è stata incoraggiante e lo staff è convinto che possa evitare infortuni seri e sostenere un carico di lavoro maggiore. I Lakers sono anche fiduciosi che Russell Westbrook possa migliorare le percentuali da tre, soprattutto dagli angoli.
Rob Pelinka era presente in sala ma non ha parlato con i media, lasciando il proscenio alla Buss e al regista Antoine Fuqua. Il compito del general manager dei Lakers sarà quello di provare a condurre la franchigia ad altri successi.
Secondo Haynes, durante il meeting Pelinka ha spiegato che la pazienza sarà la chiave in qualsiasi potenziale mossa che il front office farà. È stato fatto uno sforzo collaborativo, affinché tutte le parti coinvolte siano allineate su una visione comune, evitando scelte avventate. Poi Rob ha manifestato il desiderio che LeBron James si ritiri come Lakers, promettendo di fornirgli tutte le risorse necessarie per competere ogni anno per il titolo.
Complessivamente, secondo le fonti dell’insider di Yahoo Sports l’incontro è stato soprattutto informativo e ritenuto complessivamente positivo. Vedremo se i fatti confermeranno le indiscrezioni.
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