A due settimane esatte dalla trade che lo ha riportato nella Città degli Angeli, Patrick Beverley ha parlato per la prima volta con i media al termine dell’allenamento del martedì allo UCLA Health Training Center.

💪 Etica ed Intensità

Nonostante i Los Angeles Lakers siano reduci da una stagione pessima, Mr. 94 Feet è intenzionato a contribuire alla riscossa angelena.

«Quello che posso portare alla squadra è il farmi trovare pronto ogni giorno, in ogni occasione. Sono una persona molto minuziosa, la preparazione è un aspetto importante del mio lavoro.»

«Porterò la mia volontà. La voglia di essere puntuale agli allenamenti, di competere ogni giorno, vincere tante partite e potenzialmente andare ai playoff. La volontà è un fattore determinante.»

L’intensità e lo spirito agonistico hanno caratterizzato il decennale percorso di Beverley nella NBA. Con le canotte di Rockets, Clippers e Timberwolves non ha raggiunto la post season solo nel 2017/18. (Nel 2015, a Houston, non ha giocato i playoff a causa di un infortunio).

«È solo che a me piace vincere.»

L’impatto di Patrick è anche evidenziato dal fatto che, per quasi tutta la sua carriera, le sue squadra hanno avuto un Net Rating positivo con lui in campo.

«Non conosco molto questi numeri, non ho mai dato troppo peso alle statistiche. Sarò semplicemente Pat. Competerò ai massimi livelli e mi divertirò anche a farlo… Amo giocare a basket. Lo faccio da quando ero un ragazzino. Amo gareggiare e voglio sfruttare questa opportunità per farlo ancora.»

Minnesota ha avuto un record di 33-25 con lui in campo e di 13-11 senza. Altro segnale di quanto sia stata importante la sua presenza.

«Anche i Rockets e i Clippers, non solo i Wolves. Voglio essere sicuro che non dimentichiate nessuna di loro. Ho cambiato la cultura ovunque sono stato. Ma io non sono qui per provare a cambiare la cultura dei Lakers, voglio implementare ciò che ha sempre funzionato negli anni scorsi.»

«Per diventare una squadra dobbiamo trascorrere del tempo insieme. Dobbiamo conoscerci e avere quelle conversazioni che si possono avere solo in palestra, no di certo davanti a 20.000 tifosi avversari.»

Ma per competere occorre essere in campo e nella scorsa stagione Beverley ha giocato solo 58 gare. In carriera ha giocato solo 526 gare di regular season, ovvero poco meno di due terzi di quelle disponibili. Il 34enne da Chicago ha voluto rassicurare sulle sue condizioni fisiche.

«Sulla base di questi allenamenti che ho fatto con i Lakers, posso dire di essere in splendida forma. Mi sento bene come un 19enne.»

🥊 Il rapporto con Russell Westbrook

La conferenza stampa di Patrick Beverley è stata interrotta da Russell Westbrook, che gli ha lanciato un asciugamano per togliersi di dosso un po’ di sudore. Il prodotto da Arkansas ha apprezzato.

«Lo adoro. Il primo assist della stagione.»

Nonostante gli screzi del passato, Brodie è stato l’unico compagno di squadra presente alla prima intervista ufficiale di Pat, che smorza subito le polemiche sul suo rapporto con Russ.

«Sono super eccitato di giocare con lui. Quando due o tre anni fa mi hanno chiesto con chi avrei voluto giocare, il suo è stato il primo nome. Stesso discorso per LeBron, tutti vogliono giocare con lui.»

«Non ho mai giocato con un giocatore che ha un fuoco, uno spirito competitivo e una cattiveria agonistica come la sua. Sono super curioso di vedere dove porta. Ovviamente, come in ogni rapporto umano, ci saranno delle conversazioni intense. Ma per provare a vincere è necessario. Non vedo l’ora, sinceramente, così come non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi e competere con uno come lui.»

Nel 2013 – durante Gara 2 della serie tra Thunder e Rockets – Beverley colpì il ginocchio destro di Westbrook, che dovette poi operarsi al menisco. Nelle stagioni successive sono poi arrivati tanti faccia a faccia infuocati. Ma Patrick ora preferisce parlare della compatibilità sul parquet con Russell.

«Il nostro fit sarà perfetto. Russ gioca spesso in post dal lato sinistro soprattutto in uscita dai timeout e io tiro con il 50% da tre dall’angolo sinistro. Funzionerà. Avere in campo dei ball handler come lui e LeBron ci renderà una squadra migliore.»

🔥 Patrick Beverley vs. LeBron & AD

Dopo aver giocato quattro anni con i Clippers, durante i quali non ha provato a minare il dominio cittadino della franchigia gialloviola, Patrick Beverley è tornato nella Los Angeles titolata. Ma i 17 volte Campioni NBA sono reduci dall’ottavo peggiore record della loro storia.

«Per me non cambia molto, parliamo degli ultimi anni e di una squadra che lo scorso anno non è andata ai playoffs, bisogna essere onesti. Possiamo vedere i banner appesi, ma i Lakers non sono stati una buona squadra. Ma io, come coach Ham, sono pronto a fare la mia parte.»

Pat è quindi convinto di poter contribuire alla risalita dei Lakers, che vede come una squadra dall’elevato potenziale soprattutto difensivo.

«Saremo una squadra tosta da affrontare, in difesa proporremo accoppiamenti difficili per tutti gli avversari. Ma per farli valere, dovremo prima andare ai playoff.»

Giocare nei Lakers, vuol dire giocare al fianco di LeBron James.

«LeBron? Certo che non vedo l’ora di giocare con lui. Chi non vorrebbe essere nella sua squadra? Stiamo parlando di uno dei giocatori più forti di tutti tempi, sotto ogni punto di vista.»

Meritato rispetto per il quattro volte MVP, anche se Beverley non si lascia sfuggire l’occasione per punzecchiare lui ed Anthony Davis. Patrick ha interrotto un reporter che gli stava chiedendo come si immaginasse a giocare con loro.

«Sono loro a giocare con me, io lo scorso anno ho fatto i playoff. C’è una bella differenza.»

«Ho parlato con entrambi, non vedo l’ora di giocare tutti insieme. Voglio che la danza cominci.»

Ascolta le parole di Patrick Beverley:

NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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