In copertina: Anthony Davis and Austin Reaves (Andrew D. Bernstein, NBAE via Getty Images)

L’analisi degli aspetti positivi e negativi della partita del Chase Center tra Golden State Warriors e Los Angeles Lakers.

✅ Warriors vs Lakers: i Plus

È solo la prima gara, restare positivi. Questo è il mantra per chi voleva spaccare la TV al terzo quarto.

〰️ Active Davis

Anthony Davis non ha giocato una partita leggendaria, ma finché la squadra è stata a galla ha chiuso il ferro e sporcato tante linee di passaggio agli Warriors con una buona efficacia, risultando fondamentale per tenerci attaccati al match.

Il replay consente di apprezzare al meglio la chiusura eseguita da The Brow con la mano sinistra.

In attacco è riuscito a mettere pressione al ferro: nove tiri liberi tentati sono la media che dovrebbe avere in stagione. In generale, la sensazione è che con la partita in equilibrio sia rimasto aggressivo ed abbia cercato di sfruttare i mismatch che si sono presentati. Va giù con i compagni nel terzo quarto, dove mette a referto un pessimo 1/6 dal campo e non riesce più ad essere efficace.

Una sufficienza piena, ma non di più per la revenge season tanto attesa. Il livello deve salire e stabilizzarsi per i trenta e passa minuti che sarà in campo.

🧠 Setup

Nelle ultime settimane avevamo parlato di come questi Lakers sembrassero più fluidi e connessi in attacco. Sicuramente il lavoro di Darvin Ham sembra di una qualità maggiore rispetto a quello visto negli ultimi anni.

Purtroppo, l’opening night ha portato la prima sveglia: gli Warriors hanno difeso forte su tutte le situazioni di handoff e con l’aumentare dei tiri da tre sbagliati hanno gradualmente fatto un passo verso l’area spegnendo prima Davis, poi tirando via dalla partita tutti gli altri.

Anche qui, con fiducia metto Ham nei plus, con la speranza che nelle prossime trovi la soluzione di un rebus a cui mancano sicuramente elementi importanti come tiro e difesa sulle ali.

🗣️ Walk(er) the talk

Niente di eccezionale da parte di Skywalker, ma io sono sul suo carro e quindi mi va di metterlo qui. A prescindere dagli abusi di potere, Lonnie Walker IV ha tenuto il campo discretamente in attacco ed in difesa anche su Steph.

L’ex Spurs non è però pronto ad avere un assignment cosi difficile per lunghi tratti, anche in relazione al fatto che il sistema difensivo va ancora tarato. In molti casi ha fatto all’80% bene il suo lavoro, come nella clip.

La buona difesa sul palleggio viene poi vanificata per un eccesso di voglia e casca in una finta di spalle che ad LA conosciamo bene.

In attacco si mette poco in proprio, ma dimostra di poter essere un buon bloccante per LeBron che lo chiama diverse volte a sé per il matchup e si mostra pronto a sfruttare i mismatch come in questo caso:

Walker attacca il piede debole di Green e tiene botta con la struttura forte che si ritrova per un canestro difficile data la buona difesa dell’ex Nuggets.

Oltre a mettersi in proprio, Lonnie ha anche gestito qualche pick-and-roll, ovviamente non avendo una pericolosità al tiro pull up spesso i suoi avversari sono “passati sotto”, lasciandogli spazio per andare in avvicinamento.

In questi casi Walker spesso ha saputo leggere l’aiuto correttamente mettendo a referto 5 assist che sono inattesi ma benvenuti.

❌ Warriors vs Lakers: i Minus

Trovare soluzioni per i problemi strutturali esistenti è un must, cominciare da certe lacune offensive e da qualche “dogma” difensivo potrebbe aiutare.

😱 3P nightmare

Il 25% al tiro da tre è lo specchio di un roster costruito con la consapevolezza di questa carenza. Una lacuna cosi grande che costringe Darvin Ham a schierare Ryan con la speranza di allargare il campo un minimo, con gli ovvi contraccolpi difensivi e di fisicità che comporta mettere dentro uno come il buon Matt.

Si può discutere di come costruire dei set o di come LeBron premi i tiratori, ma la realtà è che con questo materiale umano ci saranno tante squadre che scommetteranno contro le nostre percentuali dall’arco, riempendo l’area e rendendo la vita di James e Davis impossibile.

Difficile pensare ad una soluzione realistica, ma in qualche modo qualsiasi velleità gialloviola si schianterà su questo limite, forse anche di più dell’assenza di fisicità sulle ali.

🔽 Nunn & Reaves

Le aspettative su Austin Reaves e Kendrick Nunn sono sicuramente alte, mettiamola che il primo match non è andato come previsto.

L’ex Heat in qualche modo riesce sempre a mettere a referto discrete cifre ed è l’unico Lakers a tirare sopra al 33% da tre. Per quanto una magra consolazione almeno il “suo” in attacco lo ha fatto, ma in difesa K-Nunn è stato negativo praticamente sempre.

Nun non ha mostrato quella voglia di inseguire sui blocchi e di lottare per “passare” sopra con il proprio avversario, che ci aveva fatto pensare potesse in qualche modo dare ai losangelini un difensore off-the-ball accettabile.

HBK non ha giocato una buona partita né in attacco, né in difesa. Travolto dal ciclone Steph off-the-ball nel secondo quarto, l’Austin rimanente non è mai stato dentro al match.

Oltre alla performance non esattamente esaltante, anche il modo in cui Ham intende il basket potrebbe essere problematico da digerire per Reaves: quando il ritmo si alza è in difficoltà ed in situazioni più statiche non essendo una minaccia dall’angolo, dove spesso si trova, diventa molto meno efficace di quanto gli abbiamo visto fare lo scorso anno.

🤔 Drop?

Non è mai una grande idea “droppare” contro dei buoni tiratori, farlo contro i Warriors può essere fatale.

Questo è solo un esempio di diversi pull up jumper che i Dubs hanno comodamente preso quando i nostri lunghi riempivano l’area invece che contestare l’attaccante.

Bene i principi: Ham ha scelto chiaramente di difendere in questo modo, ma potendo disporre solo dei due “cinque” mobili – Davis e Gabriel – uscire e provare a fare hedge quando il pick-and-roll era gestito da Curry, Poole o Thompson sarebbe stato probabilmente più saggio.

Troppo lo spazio concesso ad un tiratore come Poole.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Giovedì 20 e Venerdì 21 Ottobre per affrontare gli LA Clippers alla crypto.com Arena.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

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