In copertina: Russell Westbrook and Damian Jones (Michael Owen Baker, AP Photo)

Dopo cinque sconfitte consecutive, i Los Angeles Lakers riescono finalmente a portare a casa una vittoria. Una serata normale al tiro ed una buona prestazione dei role player regalano la prima gioia da head coach a Darvin Ham.

Leggi anche:

✅ Lakers vs Nuggets: i Plus

Una serata positiva contraddistinta da effort difensivo, transizione e finalmente una percentuale al tiro da tre accettabile.

🛡️ Anthony Davis

The Brow ha giocato cinque partite di altissimo livello. Al netto di una schiena che lo tormenta, le prestazioni del nativo di Chicago sono il segreto della sorprendente difesa gialloviola.

Se l’impatto di Anthony Davis nella propria metà campo è stato costante in quest’avvio di stagione e nelle poche gare che ha giocato nella scorsa stagione, la novità della partita contro i Nuggets è il “ritorno” del jumper di AD.

50% al tiro fuori da pitturato è una novità rispetto a quanto visto fino ad ora.

Nonostante i problemi fisici, Davis contro Denver è sembrato più fluido e convinto nell’alzarsi dalla media come ai tempi della bolla. L’avere di fronte Nikola Jokic lo ha sicuramente motivato, ma anche aiutato; il centro serbo, conscio della differenza di velocità con AD, ha sempre lasciato quel mezzo metro in più che ha permesso al numero 3 dei californiani di tirare indisturbato e segnare dei jumper che sembravano solo un lontano ricordo.

I tagli di Ryan e Reaves, complice l’atteggiamento di Jokic, lasciano tempo e spazio ad AD per punire dalla media.

C’è da dire che Ham ha cercato di creare intorno a Davis abbastanza movimento per permettergli di fronteggiare Jokic indisturbato, aiutato dalla necessità del serbo di almeno guardare cosa gli succedeva intorno.

Gli stint brevi e la fiducia guadagnata in attacco hanno sicuramente aiutato AD a tenere a bada l’MVP in carica. The Joker ha giocato una partita pigra, ma Davis gli è stato addosso con concentrazione togliendogli un elemento fondamentale: la possibilità di raggiungere le sue zone di confort.

Jokic cerca un compagno per l’handoff e poi prova ad affondare, le mani veloci di AD fanno la differenza.

⚡️ Sixth Russ

“Una rondine non fa primavera”. Così dovrebbe intitolarsi questo Plus. Contro i Nuggets Russell Westbrook ha giocato una delle sue migliori partite in maglia Lakers, risultando finalmente utile alla causa.

5 stint al massimo lunghi 6 minuti positivi: nel primo quarto, in particolare, Russ ha affrontato Ish Smith e DeAndre Jordan. Insomma nonostante il declino avvenuto rapidamente Westbrook può ancora banchettare contro giocatori di questo “calibro”.

Se nella parte iniziale della partita Brodie ha battagliato contro le second unit, nel quarto periodo ha giocato prevalentemente contro i giocatori più importanti di coach Malone.

Presente a rimbalzo, pronto per il passaggio a Ryan per il +11 Lakers.

Nella clip di sopra c’è, a mio modo di vedere, la giocata della partita di Russ. Attacca il tabellone sul pull up di Matt Ryan, leggendo che i due giocatori più grossi dei Nuggets sono coinvolti nel pick-and-roll, e sapientemente non prova a concludere ma legge la relocation del compagno che punisce dall’angolo.

In generale, la palla in mano ha giovato all’ego dell’ex MVP: ha attaccato i giocatori più lenti con continuità, portando a casa 8 assist. Compreso quello della clip di seguito che ha un peso specifico elevato, dato che si chiude con l’and-one che consentirà ai Lakers di entrare sul +8 nella frazione finale.

Drive… Kick… Austin!!!

🔝 Il supporting cast

Davis, Westbrook e James nella seconda frazione sono stati sicuramente gli artefici della vittoria dei Lakers. Non è da sottovalutare, però, quanto hanno messo in campo i carneadi che li affiancano.

La prima honorable mention va a Troy Brown Jr. Il nostro compare Stuani lo aveva definito “triste”, ed in effetti non è che siamo di fronte ad una higlight machine, ma l’ex Bulls ha uno “skillset” che ci serve come il pane. Presente a rimbalzo e abbastanza grosso da poter tenere ali sopra i due metri. La sensazione è che Ham abbia visto in TB il possibile elemento per arginare il massacro a cui abbiamo assistito fin’ora nel primo e terzo quarto.

Lonnie Walker IV è invece la sorpresa della stagione gialloviola. Se era chiaro che in attacco potesse essere un fattore – al netto del tiro da tre ondivago – la presenza mentale di Walker in difesa ed a rimbalzo è assolutamente inattesa.

Lonnie copre la transizione occupando la corsia centrale, poi con i compagni costringe all’errore KCP consentendo a Westbrook di appoggiare in contropiede.
Altra transizione Nuggets ed altra giocata di Walker, che stoppa Gordon lanciato la ferro.

Le due stoppate di SkyWalker sono figlie di un’attenzione ed una presenza mentale che in fondo sono sempre state il grande dubbio su un giocatore a cui il talento non manca.

Date un numero consistente di pick-and-roll ad Austin Reaves.

Blocco di AD, esitation per leggere la difesa e servire Ryan che punisce.

Sarò una groupie di Austin, ma continuo a pensare che lui debba giocare di più palla in mano. A mio modo di vedere è un secondary ball handler fatto e finito.

Non a caso, Ham lo accoppia con Westbrook per avere una valvola di sfogo ai momenti di “appannamento” del numero 0. La capacità “connettiva” di Reaves è fondamentale per i Lakers e saremo ripetitivi, ma oggi HBK è uno dei primi cinque giocatori in maglia gialloviola e deve sempre chiudere le partite.

In questa carrellata non poteva mancare Matt Ryan. In un terzo quarto in cui i Nuggets hanno messo di tutto ci servivano risposte dall’arco, e lui si è fatto trovare pronto. Non so quanto tempo gli sarà concesso in futuro, specie con il ritorno di Schröder, ma Ryan è oggi probabilmente il miglior tiratore da tre dei Lakers.

💪 Team effort

Spesso, quando si valuta l’effort di una squadra, si utilizza l’eye test o magari le clip. È difficile trovare una metrica per misurare l’impegno che questa squadra sta mettendo in campo, ma nel caso dei Lakers 2022/23 di inizio stagione forse invece abbiamo un numero: i rimbalzi.

46.5 “carambole” catturate in media per una squadra così piccola sono un numero anomalo e le “vittorie” a rimbalzo contro Minnesota e Denver fanno ben sperare per una continuità in un fondamentale che è la base per controllare il ritmo delle partite, esattamente come desidera Ham.

Le triple, finalmente. Non c’è molto da dire: 13/30 da tre (43.3%) con vittoria finale. Anche in questo caso, vanno dati i meriti a Darvin Ham ed alle scelte coraggiose di tenere dentro Ryan per un Nunn che è ai minimi storici.

Inoltre, i Lakers hanno cercato qualche split in più sul lato debole e la serata efficace nella gestione del pallone (8 perse contro le 15 di media stagionale) ha sicuramente aiutato ad aumentare la fluidità in attacco.

❌ Lakers vs Nuggets: i Minus

In una serata positiva si è ancora notato qualche comportamento sospetto in alcuni giocatori e da parte della squadra in alcune situazioni.

⛔️ 3PT Defence

Probabilmente la partita si è decisa nella terza frazione, vinta dai Lakers con 3 minuti finali di grande livello guidati da Lonnie Walker IV.

Nel terzo quarto i Nuggets sembravano potersi allontanare e vincere la partita.

La difesa sul tiro da tre, che fino a quel momento aveva funzionato alla grande (primi due quarti da 29% dei Nuggets), nel terzo periodo è venuta a mancare.

A prescindere da un paio di canestri di Jamal Murray e Aaron Gordon, che sono del tutto casuali, le rotazioni dei Lakers sui palloni in uscita dall’area sono state più pigre ed hanno concesso ai tiratori delle pepite maggiore spazio. Risultato? 8/14 nella frazione, che gli ha consentito di riprendere il controllo della partita.

🤦‍♂️ Jones, anche basta.

Difficile pensare di poter mettere un giocatore in un Minus se questo gioca solo 2 minuti e mezzo. Eppure, il nostro eroe Damian Jones c’è riuscito.

È evidente che il lungo dalla Louisiana non riesca a capire cosa fare in attacco. Il suo posizionamento nel dunker spot o in altri lati del campo è sempre sbagliato, vuoi per tempo vuoi per spazio. Ham ha capito che magari un giocatore meno fisico ma più mobile e voglioso come Gabriel ha più senso in questo momento.

A mio modo di vedere, la probabilità che non veda più il campo – specie con il ritorno di JTA e Bryant – è decisamente alta.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo – alle 3:30 italiane – nella notte tra Mercoledì 2 e Giovedì 3 Novembre per affrontare i New Orleans Pelicans alla crypto.com Arena.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

Categories:

Our Podcast
Most Recent
%d