In copertina: LeBron James and Kendrick Nunn (Mark J. Terrill and Ringo Chiu, AP Photo)

Il nono derby consecutivo perso dai Los Angeles Lakers contro gli LA Clippers rappresenta alla perfezione il momento storico che stanno vivendo i gialloviola. Una franchigia incapace di intraprendere una direzione chiara e di togliersi anche qualche piccola soddisfazione contro quei cugini che da anni banchettano sul cadavere di James e compagni.

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I Lakers giocano nuovamente un buon primo tempo e questa volta il protagonista principale dell’illusoria prima parte di gara gialloviola è LeBron James.

👑 Finally James

La partita del Prescelto contro i Clippers è a mio avviso la migliore della sua stagione. Aggressivo fin dal primissimo minuto, presente in difesa e a rimbalzo, James ha avuto il merito di dare avvio nel secondo quarto al parziale di 20-3 che ha permesso alla squadra di Ham di chiudere il primo tempo a stretto contatto con i Clippers.

Guardate la ferocia con la quale lotta a rimbalzo con Zubac e parte in transizione. Anche questo significa “settare” il tono.

Per la prima volta in questa stagione LeBron è riuscito ad essere efficiente con il suo jumper – sia da tre che dalla media – per larga parte della partita, segno che forse sta recuperando un po’ di forza nelle gambe dopo il problema al piede e il virus che lo hanno colpito nelle prime settimane.

Il parziale inizia con questo tiro dalla media. Quest’anno James sta tirando con il 48% nella zona del mid-range (dato più alto della sua carriera).

Se LeBron dovesse essere sempre questo o almeno una versione vicina a quella vista contro i Clippers, i Lakers avrebbero buone speranze quantomeno di migliorare il proprio record ed uscire dai bassifondi della classifica. Purtroppo, però, James dovrà subito fermarsi per il problema all’inguine (ne parleremo più avanti) e non avrà quindi la possibilità di dare seguito alla buona prestazione di mercoledì notte.

🔝 I secondi quarti gialloviola

Nella mediocrità dominante di queste prime undici partite c’è una piccolissima luce. Nei secondi quarti i Lakers sembrano una squadra in grado di competere ad alti livelli.

Lo dicono anche i numeri: il Net Rating dei gialloviola nelle seconde frazioni è addirittura di +19.8, terzi in tutta la NBA. Anche contro i Clippers la squadra allenata da Ham si è resa protagonista di una run ispirata dalla propria difesa e dal ritmo imposto alla partita, non solo in transizione ma anche nell’attacco a metà campo.

Come abbiamo sottolineato più volte negli ultimi podcast e Plus & Minus, i Lakers hanno tremendamente bisogno di vincere la battaglia dei possessi per avere una minima possibilità di competere con i propri avversari. Questo significa generare palle perse e soprattutto raccogliere i rimbalzi. Nei secondi quarti i californiani riescono, per motivi ignoti, ad essere aggressivi sotto le plance passando dal ventiseiesimo addirittura al quinto posto nella lega per percentuale di rimbalzi catturati.

Un trend confermato anche nella partita contro i Clippers, quando i Lakers sono riusciti ad annullare Zubac sotto canestro (13-8 a favore dei gialloviola il conto dei rimbalzi) e a mettere in mezzo il croato nei pick-and-roll nei primissimi secondi dell’azione.

Brodie x The Brow

❌ Clippers vs Lakers: i Minus

L’analisi della sconfitta è in genere una prerogativa della sinistra italiana, ma di questo passo anche LakeShow Italia avrà qualcosa da dire sul tema.

🥴 None

Ormai si sprecano i giochi di parole con il fantasma con il numero 12, al secolo Kendrick “None” Nunn. Dopo il match illusorio contro i Jazz, almeno sotto il profilo realizzativo (18 punti), l’ex giocatore degli Heat torna sul livello del resto della stagione, ossia lo zero assoluto.

Contro i Clippers per Nunn è arrivata la QUINTA partita stagionale senza punti. Zero, per l’appunto. Ma oltre a sbagliare qualsiasi tiro gli capiti tra le mani, impressiona anche la quantità di scelte incomprensibili che compie nell’arco di una partita. Un aspetto che unito al fisico inadatto per la NBA, soprattutto ora che ha perso velocità a causa dell’infortunio al ginocchio, lo rende un minus perenne in campo.

Qui non vede Davis che era riuscito a forzare un cambio contro Kennard. Nunn preferisce prendersi una tripla dalla lunghissima distanza.

Attendiamo il rientro di Dennis Schröder quasi come fosse un messia solo per non vedere più Nunn in campo.

🤔 Parliamone, AD

La primissima parte di stagione di Anthony Davis era stata da All-NBA difensivo. Non a caso i Lakers, nonostante le sconfitte, erano riusciti a tirar su una difesa top NBA.

Nelle ultime settimane, invece, mi è sembrato di rivedere l’AD indolente e passivo che a tratti abbiamo “ammirato” nella passata stagione e con lui è sprofondato anche il rendimento difensivo dei gialloviola.

Questa facile penetrazione concessa a Powell in un momento cruciale della partita è la rappresentazione perfetta della prestazione negativa di Davis.

Sulla carta quello contro i Clippers dovrebbe essere un matchup favorevole per lui. E invece gli esterni di Lue sono stati molto bravi a fare uscire The Brow dalla propria comfort zone, impedendogli di ricevere comodamente dal gomito e in post e costringendolo a fare quel lavoro sporco che AD, complice anche una schiena dolorante, non sempre è disposto a fare.

In una delle rare occasioni in cui riesce a ricevere in posizione profonda contro un avversario più basso e meno grosso di lui si rifugia in un turnaround fadeaway che, ahimè, non è più la specialità della casa.

🩹 L’infortunio di James

Potete usare la famosa legge di Murphy o la più popolare espressione “piove sul bagnato”. Scegliete voi. Resta il fatto che l’infortunio all’inguine di LeBron James è l’ennesimo evento negativo di una serie ormai infinita.
Per fortuna gli esami non hanno evidenziato alcuna lesione, ma la sua assenza peserà comunque nei prossimi match contro Kings e Nets, partite che sono delle must win per Darvin Ham e compagnia.

In generale il problema all’inguine del Prescelto (non il primo fastidio di questo tipo in maglia Lakers) non è un bel segnale circa l’integrità fisica di LBJ. Del resto, sarebbe miracoloso il contrario. E magari proprio l’infortunio di James sarà l’ennesima scusante per Rob Pelinka e il suo immobilismo. Scusanti che non funzionano ai nostri occhi, ma che evidentemente funzionano benissimo agli occhi di chi comanda per davvero…

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:30 italiane – tra Venerdì 11 e Sabato 12 Novembre per affrontare i Sacramento Kings alla crypto.com Arena.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Calabrese, gobbo, tifoso Lakers: insomma, una persona orribile. Ossessionato dallo sport in ogni sua forma, dopo aver visto Kobe e Shaq su Tele+ ho sviluppato una grave dipendenza dalla NBA.

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