In copertina: Austin Reaves and Patrick Beverley, Los Angeles Lakers vs San Antonio Spurs (Ringo H.W. Chiu, AP Photo)

Nel commento di Lakers vs Spurs, Bill McDonald ha tirato fuori una “statistica” che mi ha ricordato quanto questa partita sia sempre un ostacolo nella stagione dei losangelini: i texani sono l’unica squadra NBA con un record vincente alla crypto.com Arena fu STAPLES Center. Maledetto Pop.

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Tre vittorie consecutive e continuità nelle prestazioni positive di Davis e Reaves, a mio modo di vedere questo doveva essere il target per la settimana e ci siamo riusciti. Ora si può guardare alle prossime gare con maggiore convinzione.

2️⃣7️⃣ Minuti

In ventisette minuti sul parquet Anthony Davis ha messo a referto una statline mostruosa: 30 punti con il 63% al tiro, 18 rimbalzi, 3 palle rubate ed una stoppata. Sostanzialmente l’ha vinta da solo con un primo quarto in cui è stato inarrestabile per degli Spurs giovani, in modalità tanking e senza Pop a colmare il gap.

Come per la vittorie contro Nets e Pistons, The Brow non ha dovuto battagliare contro avversari neanche lontanamente vicini alla sua caratura. In passato però per AD queste partite sono sempre state un pelo “difficili”.

L’esaltazione contro gli Jokic del caso ha lasciato spesso spazio ad interpretazioni discutibili dei matchup contro avversari “inferiori”; per fortuna non è quello che si è visto nelle ultime tre partite.

Rimbalzo, palla a terra e coast to coast per chiudere. Voglia ed efficacia del Davis di questo periodo.

Mobile e aggressivo, Davis ha tirato 9 tiri liberi a partita nelle ultime sette gare, due in più della media stagionale. La ricerca sistematica di conclusioni in avvicinamento (1.4 PPP quanto attacca il ferro dopo un pick-and-roll) ha aumentato l’efficienza e la fiducia in sé, elemento da non sottovalutare per il proseguimento della stagione.

Double jump, appoggio ed and-one.

Ovviamente ci sarebbe da parlare della tenuta fisica, ma da buon napoletano non commento. E non lo lascerò fare pubblicamente neanche a Filippo.

😌 Small sample, small sample, small sample…

È la seconda volta che provo a ripetere il mantra dello small sample size nel tentativo di ancoraggio dei piedi per terra, ma mi sa che stavolta cedo.

Austin Reaves sta giocando una pallacanestro fenomenale.

Nel vano tentativo di far passare questa per un’analisi e non di una sorta innamoramento, sono andato a guardare cosa fa il nostro Hillbilly Kobe nelle situazioni di pick-and-roll in stagione.

1 punto per possesso nel complesso, 1.2 PPP se gioca high pick-and-roll. Numeri da primo della classe anche se il volume ovviamente non è alto, ma sinceramente le performance di una stagione che non era iniziata bene ma che si è poi raddrizzata fa pensare è che il ragazzo sia vicino ad uno step.

Il bersaglio, Davis, è di quelli facili da prendere ma la scelta di tempi e modi è super.

Se la creazione fino ad ora pareva esserci e che si stia manifestando è una sorpresa fino ad un certo punto, quello che sorprende è l’aspetto realizzativo.

Aggressivo e senza paura. Austin Reaves è il miglior secondary ball handler dei Lakers.

L’essere bidimensionale in attacco potrebbe essere la chiave di volta della maturazione di Reaves: nelle ultime quattro ha realizzato il 57% delle quasi 4 triple tentate a partita, ma ha anche un 87% al ferro che racconta una storia diversa e che in qualche modo non ci aspettavamo.

La sua difesa sul pick-and-roll è average dai numeri ma è raro vedere Austin non leggere bene una situazione di gioco a due, è meno raro che il suo compagno invece non faccia la scelta giusta. Insomma io per la metà campo difensiva mi fiderei dell’eye test.

👀 Options

Nelle ultime due settimane Darvin Ham ha giocato molto con le lineup, cercando di venire a capo del rebus Russell Wesbtook.

Se inizialmente pareva che avere Reaves vicino a West avrebbe potuto limitare la confusione di Russ, oggi probabilmente il pensiero di Darvin è cambiato.

Schierare Brodie con Thomas Bryant e Wenyen Gabriel consente al numero 0 di alzare il ritmo, avere le corsie piene ed almeno un lungo che va da ferro a ferro oltre alla più assoluta libertà di mettere i piedi dentro l’area.

Rimbalzo, ritmo, assist di Westbrook e le buoni mani di TB.

Un altro elemento che potrebbe cambiare nelle prossime settimane è la struttura dei quintetti dove Beverley era pensato come principale difensore sul punto d’attacco. Di Pat parlerò dopo nel dettaglio, in questo contesto invece è giusto cominciare a pensare che tipo di contributo possa dare Dennis Schröder.

Al momento il tedesco non è esattamente al top e sembra non avere ancora cambio di passo, ma la maggiore qualità nell’esecuzione del pick-and-roll ed i generale la pericolosità offensiva mi fa pensare che possa attentare ai minuti di Bev, e potenzialmente anche al suo posto da titolare.

Siamo tanti e siamo scarsi (cit.), ma mettendosi a giocare con le combinazioni potenzialmente si potrebbero tamponare i problemi di scarsa disfunzionalità con micro-mondi dove le nostre stelle fanno esattamente quello che gli riesce meglio, con il supporting cast teoricamente migliore.

Ora Darvin, riuscirai a creare un quintetto che funzioni bene anche con ‘Bron?

❌ Lakers vs Spurs: i Minus

Il contraltare alle prestazioni di Davis e Reaves, è Beverley che con una strabiliante continuità sta resta un peso in attacco ed appena sufficiente in difesa.

👎 Non è abbastanza Pat

Nelle ultime settimane le prestazioni di Patrick Beverley sono la nota dolente per i Lakers, e non c’è altro modo di metterla.

Se nella propria metà campo l’efficacia difensiva rimane accettabile, specie nel pick-and-roll, offensivamente Beverley è stato disastroso in qualsiasi combinazione sia stato schierato.

Per quanto, come giustamente spiegava Giuseppe ultimamente, Mr. 94 Feet setta spesso il tono vocalmente e fisicamente, in un match la sua presenza in attacco sta diventando una zavorra ingestibile.

Gli 0.65 PPP in situazioni spot up sono lo specchio di un giocatore che non riesce a dare nessun tipo di contributo ad una squadra che ha bisogno di gente produttiva su entrambi i lati del campo. L’aspetto impressionante è che non c’è un aumento dell’efficienza nei punti per possesso neanche valutando solo i possessi in cui prende un tiro unguarded, stesso risultato.

Come già scritto sopra, il ritorno di Schröder può essere uno spartiacque della stagione di Pat e volendo anche un eventuale elemento per considerare la permanenza di Beverley in gialloviola.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Martedì 22 e Mercoledì 23 Novembre per affrontare i Phoenix Suns al Footprint Center.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

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