In copertina: LeBron James, Anthony Davis and Russell Westbrook (Patrick McDermott, Getty Images)

I Los Angeles Lakers iniziano come meglio non potevano il probante Road Trip nella costa Est con una grande vittoria ottenuta al Fiserv Forum ai danni dei Milwaukee Bucks, grazie ad una grande prova dei Big Three.

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Nonostante sia stata giocata meno della metà della stagione NBA, mi sento di affermare con buona sicurezza che questo incontro rimarrà tra le migliori partite di Regular Season.

💪 Effort!

Probabilmente è andata in scena la migliore partita giocata dalla formazione gialloviola negli ultimi tre anni. Sin dalla palla a due si è notato come l’impegno e l’intensità fossero a livelli superiori rispetto agli standard a cui siamo abituati durante la stagione regolare.

Questa sensazione si è poi rafforzata con alcuni atteggiamenti, come la determinazione di James nel “piegare le gambe” quando chiamato a marcare Antetokounmpo o la concentrazione di Russ ogni volta che veniva chiamato in causa sul parquet.

Mi preme anche sottolineare un altro tipo di prestazione, ovvero quella mentale, ed in particolare due momenti vissuti durante la contesa.

Il primo si è materializzato dopo l’intervallo, dove i Bucks hanno innalzato il livello di intensità, che sul campo si è tradotto con il sorpasso nel punteggio ( 77-79) in seguito ad una conclusione da tre punti di Holiday, dopo che i Lakers avevano condotto sin dalla metà del primo periodo.

I ragazzi di Coach Ham non si sono disuniti e grazie ad una grande prestazione offensiva di Walker, sin lì anonimo in entrambe le fasi del gioco, hanno recuperato le redini dell’incontro.

La seconda situazione invece arriva nella parte finale del quarto periodo, dove i gialloviola sono riusciti ad mantenere l’inerzia emotiva dell’incontro, che stava virando verso i padroni di casa, in seguito alle stoppate in successione di Antetokounmpo e Lopez.

Apice di questo momento è la giocata che indirizza in maniera netta gli ultimi attimi della contesa, confezionata dai ” tre tenori”: Russ si lancia sul passaggio mal controllato da Middleton, la sfera è recuperata da James, che si avvede dell’arrivo di Giannis e lascia a Davis il compito di raccogliere due punti con la più facile delle schiacciate.

EFFORT!

🦄 Street Clothes who?!

Un semplice acronimo può definire in maniera efficace il livello delle prestazioni espresse da Anthony Davis nell’ultimo periodo, ovvero MVP.

La redazione di LakeShow non è mai stata tenera con il nativo di Chicago, in quanto non ha mai mancato di far notare, negli articoli o nei podcast, come il suo rendimento fosse al di sotto delle aspettative, proprio perché vi era il sospetto e la speranza che il suo potenziale fosse ancora inespresso.

Mi prendo la responsabilità di esprimermi a nome di tutti affermando senza falsa modestia che avevamo ragione.

In questo momento AD è semplicemente immarcabile per qualsiasi lungo della Lega, nella notte in particolare il mal capitato Lopez ha sì ottenuto qualche soddisfazione, come la stoppata del quarto periodo, ma ha assistito da spettatore non pagante allo show del prodotto di Kentucky.

Davis ha punito l’ex gialloviola in tutte le situazioni, sia raccogliendo punti nel pitturato con un vario arsenale di tocchi in vicinanza del ferro sia punendo la sua posizione in drop con conclusioni dalla media e lunga distanza.

Lopez concede due metri Davis, temendo di essere battuto dal palleggio. Anthony rifiuta il consegnato verso Walker e tira in faccia a Brook dopo uno stepback, che non dovrebbe essere così fluido per uno delle sue dimensioni,
Side PnR tra Russ e Davis. Anthony riceve profondo ma ancora be, marcato da Lopez che però può poco contro il tocco in allontanamento del numero 3 in maglia bianca.
Altro PnR tra Russ e Davis con quest’ultimo che riceve palla sulla linea della carità e con un soffice tocco in avvicinamento batte l’opposizione di Lopez.

🆙 La rivincita di Wenyen

Sei squadre in tre anni, questo è lo storico delle maglie vestite dal prodotto di Kentucky, una condizione che accomuna tutti i giocatori che in USA sono definiti journeyman, gli ultimi del roster, quelli che devono costantemente dimostrare di valere un contratto in una delle Leghe più competitive al mondo.

Lo stint in maglia gialloviola ha dimostrato che Wenyen Gabriel possiede le caratteristiche per rimanere in NBA e meritare minuti in rotazione.

La sua attività sotto il canestro e la sua mobilità in difesa, unita alle sue doti fisiche, sono in questo momento fondamentali per i quintetti dei Lakers dove non c’è Davis.

Nella notte mette a referto in quattordici minuti il secondo miglior +/- di squadra (14, dietro ad Austin Reaves) e nel secondo quarto è artefice di tre possessi difensivi, consecutivi, di alto livello.

In seguito al cambio difensivo, Gabriel finisce su Giannis, resiste alla prima spallata e contesta in maniera efficace il tentativo di tiro del greco, che riapre per Matthews allo scadere dei 24 secondi. Infrazione e palla persa Bucks.
In questa azione Wenyen mette una pezza in un discreto buco difensivo. James indica a Reaves la posizione dove mettersi per prevenire la facile penetrazione di Antetokounmpo. Austin però segue Allen e lascia l’area aperta a Giannis che viene contestato in maniera fantastica da Gabriel.
Condizione di short clock per i Bucks. Matthews e Middleton giocano un PnR laterale sull’arco per cercare di liberare il tiro di quest’ultimo. Gabriel cambia l’assegnazione con tempismo perfetto e contesta regolarmente il tiro di Khris che finisce corto sul primo ferro.

Per il ragazzo nativo del Sud Sudan ora viene il difficile, poiché non deve dare per scontati i minuti ottenuti con sudore ed impegno e non deve smettere di migliorarsi, magari ponendosi come obiettivo quello di inserire nel suo arsenale un tiro dalla lunga distanza “credibile”, con l’intento di aprire il campo ed aumentare anche la sua utilità offensiva.

⭐️ Role Player, ma non troppo.

Titolo volutamente provocatorio per definire le prestazioni di James e Westbrook, che hanno lasciato si i riflettori a Davis, fornendo però un apporto fondamentale in diversi momenti dell’incontro.

L’impatto di Russ sulla partita è stato a dir poco elettrico, in uscita dalla panchina ha fornito cinque assist consecutivi ai compagni.

Questo approccio propositivo si è mantenuto per tutto l’incontro nel quale il prodotto di UCLA ha scelto in maniera oculata quando variare il ritmo dell’attacco gialloviola, prendendo quasi sempre la decisione corretta.

Westbrook va in post contro Holiday ricercando il centro dell’area. Nel momento in cui raccoglie il pallone legge lo spostamento di Austin verso l’angolo e al contempo la svagatezza di Connaughton.

Mi sento di perdonare anche i due errori sanguinosi ai liberi nel finale della contesa, che hanno permesso ai Bucks di avere l’opportunità di andare ai supplementari.

James invece ha riscattato il tremendo quarto periodo vissuto contro i Pacers e brillantemente analizzato da Giuseppe nei Plus & Minus dell’incontro.

Nella notte il Re gioca in maniera sontuosa gli ultimi dodici minuti della contesa, non fermando la sfera come accaduto nella sconfitta contro Indiana.

Il nativo di Akron ha cercato in maniera ripetitiva , soprattutto nella parte finale dell’incontro, il side PnR con Davis, combinazione che con entrambi gli interpreti in forma, è spesso immarcabile.

Side PnR tra James e Davis. Lopez sceglie di droppare, non cambiare e rimanere su Anthony. LeBron sfrutta il passo di vantaggio su Holiday per entrare nel pitturato e concludere a canestro.

❌ Bucks vs Lakers: i Minus

Ho pensato a lungo se scrivere i Minus ed ho scelto di non porre sotto la lente di ingrandimento alcun momento, magari meno brillante, all’interno di una prestazione sontuosa.

Mi limito a citare come magari dubbia la scelta sistematica in fase difensiva di Ham di giocare in drop contro Holiday, con il diretto marcatore che passava dietro ai blocchi, permettendo al numero 21 in maglia Bucks la conclusione da dietro l’arco.

Il coach ha mantenuto questa scelta anche dopo l’ottimo inizio dalla lunga distanza di Jrue, che poi ha chiuso la contesa con 6/12 da tre punti. Questa ortodossia non è stata punita con una sconfitta nella notte, ma ha permesso all’ex UCLA di avere spazio per la conclusione.

Il vero Minus dell’incontro esula dalla prestazione della squadra gialloviola ed è l’assenza di Giovanni aka odino, vero Deus ex Machina di LakeShow, che non ha seguito live la contesa, rendendoci orfani del suo consueto recap che ci accompagna ogni mattina.

Dopo infinite notti passate insonni a commentare prestazioni di ben più infimo livello, l’impossibilità di vedere una delle migliori uscite dei Lakers degli ultimi anni, forse, è un prezzo troppo alto per il nostro comandante.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 00:00 italiane – tra Domenica 4 e Lunedì 5 Dicembre per affrontare i Washington Wizards alla Capital One Arena.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Universitario e calciatore cresciuto nelle nebbie ferraresi. Appassionato di qualsiasi sport che non necessiti un motore. Tifoso Lakers da quando a sette anni mi regalarono la canotta di Kobe.

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