In copertina: LeBron James (Jae C. Hong, AP Photo)

Dopo una lunga ed estenuante battaglia durata 4 quarti e 2 supplementari, i Los Angeles Lakers non riescono a imporsi sui Dallas Mavericks, che conquistano un altro successo sui gialloviola dopo quello natalizio.

La stanchezza si sente anche nelle parole dei protagonisti, che abbiamo raccolto qui.

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🏀 Ham: «Non incolpo gli arbitri»

A coach Darvin Ham è stato subito chiesto dell’azione della tripla di Luka Doncic che ha forzato il primo OT ai tempi regolamentari.

«Ho riposto fiducia nei cinque ragazzi in campo, ma lui è stato bravissimo. Avrei dovuto dare indicazioni diverse, forse avremmo dovuto “blitzarlo” con un raddoppio o negarli il tiro da tre . Mi prendo le responsabilità per quell’azione, dobbiamo migliorare difensivamente in questo tipo di momenti.»

Impossibile, poi, non commentare l’ultima azione dei primi 48 minuti, con Troy Brown Jr. che viene stoppato, secondo gli arbitri, in modo regolare. Ham l’ha fatto, con classe:

«Non voglio dare la colpa delle sconfitte gli arbitri, non l’ho mai fatto e non inizierò ora. A me è sembrato fallo sul follow through. Ma abbiamo avuto diverse chance per non ritrovarci in quella situazione. Sono comunque fiero dei ragazzi, hanno recuperano uno svantaggio di 19 punti ma non è bastato.»

«Serve comunque lavorare meglio al ferro e in lunetta, non dobbiamo arrivare a situazioni in cui una chiamata arbitrale può decidere tutto. »

Nel secondo tempo Doncic ha tirato 4/11 dal campo, segno di una buona presenza difensiva contro di lui nel corso di questa metà di gara.

«Abbiamo provato a fermarlo in diversi modi, cercando di lasciare sempre almeno un uomo su di lui… fa proprio male perdere così, davvero.»

Nei due OT Ham ha effettuato un solo cambio, preferendo la chimica del quintetto schierato alla freschezza eventuale degli altri giocatori.

«È difficile scegliere tra le due opzioni, tra il flow e il fiato. Si è trattato di un periodo lungo, ho cercato di usare i timeout in modo strategico per far risposare i ragazzi il più possibile, non volevo rischiare infortuni. Rifarei lo stesso.»

«Quando James è stanco, ad esempio, mi avverte e cerchiamo di farlo riposare, mentre a volte beneficia del ritmo e sta in campo per periodi più lunghi. Si prende estrema cura di sé, domani avremo il tempo di riprendersi. Ora ci concentreremo sulla sfida contro Philadelphia.»

💪 Westbrook: «Mi piace sempre competere»

Anche Russell Westbrook, autore di 28 punti, è rimasto impressionato dal tiro di Doncic a fine 4Q e ha parlato, in generale, della difesa su di lui:

«Un tiro davvero difficile. Semplice. Per vincere queste gare bisogna fare meglio di così. Non so se posso dire lo stesso per gli altri, ma ho sempre voglia di competere nello stesso modo, ogni volta.»

«Facciamo tutto ciò che il coach ci chiede. In quel determinato possesso non è stato diverso, ha segnato un tiro difficilissimo.»

I giocatori NBA sono abituati a giocare tanto e ritmi alti, anche se 58 minuti di partita non sono mai così piacevoli… ma non per Russ:

«Mi sono sentito bene in campo, ogni volta che vado sul parquet sono felice.»

👑 LeBron James: «I grandi giocatori segnano grandi tiri»

Il Prescelto è visibilmente e legittimamente deluso e arrabbiato per la sconfitta, con la difesa su Doncic ancora protagonista dell’intervista:

«Entrambi abbiamo provato a vincerla e potevamo riuscirci. Loro hanno capitalizzato nel momento decisivo.»

«I grandi giocatori segnano grandi tiri. È semplice. L’unica cosa che è costante della nostra stagione è il miliardo di lineup diverse. Ognuno di noi ripone fiducia in chi è in campo, ma di norma le squadre hanno una sorta di closing lineup pronta, noi abbiamo tantissimi giocatori che entrano ed escono nei finali di gara. Chi è in ritmo gioca, spesso accanto a me e Russ.»

Anche a LeBron James, ovviamente, è stato chiesto del fallo non fischiato a Brown, con un simbolico scambio di battute:

«Gli arbitri hanno affermato che la loro interpretazione è stata quella giusta.»

«Ovvio.»

Silenzio in aula.

James ha tirato male, segnando 0 triple su 7 tentativi, ma questo non l’ha confuso mentalmente nel corso della gara:

«Non mi influenza, se ho un tiro da prendere lo prendo. Lavoro troppo duramente sul mio gioco per non pensarla così.»

Un bello scambio di battute finale, poi, su Jason Kidd, che ha allenato James trovandoselo anche contro da giocatore e allenatore.

«Non solo questo: siamo stati anche compagni alle Olimpiadi. Non sono bravo in questo, ma lui ha sempre cercato di infondermi pazienza. È un tipo calmissimo, non si fa mai trascinare dalle emozioni e ha una voce che ti calma. Lo ascoltavo, anche se è difficile concretizzare i consigli a volte.»

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (3:30 🇮🇹) tra Domenica 15 e Lunedì 16 Gennaio per affrontare i Philadelphia 76ers alla crypto.com Arena.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Vent’anni, torinese, appassionato di sport dalla nascita e di pallacanestro NBA da qualche anno dopo. Nel tempo libero studio Economia Aziendale.

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