In copertina: Stanley Johnson e Rui Hachimura nel corso della gara Los Angeles Lakers e San Antonio Spurs alla crypto.com Arena. (Jevone Moore, Icon Sportswire via Getty Images)

Il nome di Rui Hachimura era iniziato a circolare in giro per la lega da poche settimane. In una recente intervista post-partita, era stato lo stesso giapponese ad aprire a una possibile trade a qualunque squadra “lo avesse davvero voluto”.

Come è stato dimostrato nel pomeriggio di lunedì, questa squadra non era Washington. Infatti, gli Wizards lo hanno ceduto ai Los Angeles Lakers in cambio di Kendrick Nunn e tre seconde scelte (quella dei Bulls 2023, la più bassa del 2028 tra quella dei losangelini e i Wizards, quella ‘originale’ dei Lakers 2029).

È stato un po’ un fulmine a ciel sereno, non tanto per i tifosi Wizards – era ormai nell’aria – quanto per quelli gialloviola. Dopo la vittoria di Portland, Darvin Ham aveva specificato che, prima di fare una qualunque trade, la dirigenza avrebbe aspettato di vedere il roster al completo, con gli infortunati di (più o meno) lungo corso di nuovo sul parquet.

A quanto pare, l’occasione era troppo ghiotta per non essere colta e, in attesa di capire se ci saranno ulteriori movimenti, Hachimura è stato messo su un aereo direzione LAX. Vediamo dunque cosa può dare il giocatore di origini beninesi alla causa dei Lakers.

💰 Una scommessa low cost

Partiamo dicendo che, lato Lakers, si tratta di uno scambio decisamente poco rischioso. Pelinka e soci non hanno bisogno di seconde scelte, che possono trovare piuttosto facilmente: Max Christie, chiamato alla numero 35 dello scorso draft, è arrivato con una scelta partita da Milwaukee e scambiata ad Orlando.

Per arrivare ad Hachimura, L.A. ha ceduto Kendrick Nunn, un giocatore che non ha mai neanche lontanamente dato quel che poteva lecitamente dare, vuoi per infortuni, vuoi per un semplice rendimento scadente. Oltre a non essere un difensore, l’ex Heat è il più classico dei volume shooter, un attaccante non particolarmente efficiente che ha bisogno di avere la palla costantemente in mano. Era una delle tante guardie a roster e decisamente quella più spendibile sul mercato.

Hachimura va ad aggiungere stazza a un roster che ne è drammaticamente privo, ad eccezione di LBJ, Davis e Bryant, e – potenzialmente – tiro da tre. Nella sua prima partita in maglia gialloviola, la nona scelta al draft 2019 ha giocato 22 minuti: di questi, il 56% nella posizione di ala piccola. Nella sua carriera in NBA il giapponese ha sempre giocato più minuti nella posizione di “4”, ma in questa prima parte di stagione gli Wizards lo hanno usato soprattutto come “3% (64% dei suoi minuti).

Non stupirebbe se i Lakers decidessero di utilizzarlo prevalentemente come small forward dal momento che L.A. ha pochissimi esterni e tante guardie “undersized” e dunque potrebbe usare Rui in questa posizione per dare maggiore fisicità al quintetto.

🔍 Rui Hachimura

In questa stagione, il nostro sta tirando con il 33.7% da tre, percentuale mediocre ma assolutamente nella media dei Lakers. L’aspetto più interessante riguardi le triple prese in catch & shoot, che lo scorso anno ha convertito con il 47% su quasi 3 tentativi; quest’anno, invece, la percentuale è scesa al 33.3%.

Le difese sembrano rispettarlo abbastanza come tiratore e lui, dal canto suo, sa attaccare i closeout e andare al ferro, pur faticando ad esempio a prendersi falli (2.1 liberi di media in questa stagione, terzo peggior dato della carriera):

Le discrete percentuali da tre gli consentono di attaccare con efficacia i closeout.

Le doti di palleggio e la mobilità emergono anche in transizione, dove segna 1.17 punti per possesso (60%ile di Lega): ai Lakers avrà modo di usare questa parte del proprio repertorio: come sappiamo tutti, la squadra di Ham usa il contropiede perché mascherare un minimo le limitazioni nell’attacco a difesa schierata e massimizzare l’efficacia di specimen atletici come LeBron e AD. 

È sorprendentemente un ottimo giocatore in isolamento, dove realizza 1.17 punti per possesso (92%ile). Non che ai Lakers ci sia bisogno di ulteriori giocatori di uno-contro-uno ma, visto l’andamento offensivo della squadra, è piuttosto frequente che un’azione si concluda in questo modo.

Più cose di questo tipo, grazie. Nella NBA di oggi, un “3” di quella stazza dovrebbe incontrare più di un avversario inferiore dal punto di vista fisico.

⤵️ Fissare l’asticella in basso

Hachimura non è un grande difensore, ma nemmeno gli si chiederà di esserlo. Partiamo dagli aspetti negativi. Il primo di questi riguarda la mobilità limitata del giocatore, soprattutto contro avversari più piccoli e veloci: non è un caso che, nella recente partita giocata tra le due squadre, Golden State abbia fatto di tutto per metterlo in mezzo ai pick-and-roll con Steph Curry e Jordan Poole.

Quando è sul lato debole, rischia di perdere di vista il proprio uomo, cosa che lo espone anche ai tagli backdoor. Ha inoltre una malsana tendenza a saltare sulle finte, caratteristica generalmente propria degli stoppatori (che lui non è). Di contro, la sua stazza (203 cm per 104 kg) gli permette di resistere agli urti in post basso: in questa situazione concede 0.53 punti per possesso, nel 96%ile di Lega. 

Ha anche una discreta abilità nel muovere i piedi e recuperare la posizione quando si trova contro avversari di dimensioni simili.

Dunque, Rui Hachimura cambia le prospettive stagionali dei Lakers? Ovviamente no.

Nella sua finora breve carriera NBA ha dimostrato di non avere esattamente un fisico d’acciaio (mai oltre le 57 partite giocate in singola annata, seppur in stagioni più corte causa Covid) e di essere un work-in-progress soprattutto nella metà campo difensiva. Resta il fatto, però, che per acquisirlo è stato pagato un prezzo davvero esiguo. Inoltre, il giocatore a fine anno sarà free agent, con la dirigenza che potrà fargli una qualifying offer da poco più di 8 milioni. Il giapponese potrebbe dunque accettarla, giocandosi nella prossima stagione un contratto più cospicuo. 

Una volta tanto possiamo dire bravo a Rob Pelinka.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (2:30 🇮🇹) tra Sabato 28 e Domenica 29 Gennaio per affrontare i Boston Celtics al TD Garden.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


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