In copertina: Spencer Haywood, Earvin Magic Johnson, Pat Riley, Kareem Abdul-Jabbar, Bob McAdoo e James Worthy nel corso della Lakers Showtime Reunion del Settembre 2022 alle Hawaii. (Andrew D. Bernstein, NBAE via Getty Images)
Con LeBron James prossimo a diventare il miglior realizzatore All-Time della NBA, Pat Riley – in un’intervista con Tim Reynolds di The Associated Press – ripercorre l’impatto sul gioco dell’attuale numero uno: Kareem Abdul-Jabbar.
L’attuale presidente dei Miami Heat ha vinto quattro titoli NBA con i Los Angeles Lakers dello Showtime, guidati da Magic Johnson e Kareem. In Florida ha costruito la squadra guidata da James e Dwayne Wade, che ha di disputato quattro finali consecutive vincendone due.
👀 Il primo incontro
Pat Riley ricorda praticamente ogni dettaglio di quanto accaduto il 29 Dicembre 1961. Era una notte fredda a Schenectady, New York. Stava nevicando e le strade erano leggermente ghiacciate. Quando l’autobus che portava gli avversari da New York City arrivò, tutti i compagni di Riley alla Linton High School sbirciarono fuori dalla finestra.
Videro un gigante.
Prima che Pat e Kareem Abdul-Jabbar vincessero insieme quattro titoli con i Lakers dello Showtime, erano rivali. Riley e Linton ebbero la meglio sulla Power Memorial Academy di Lew Alcindor – il nome di a Kareem prima che si convertisse all’Islam – per 74 a 68.
Abdul-Jabbar, all’epoca una matricola alta 209 cm, venne tenuto a soli otto punti poiché la sua gara venne condizionata dai problemi di falli. Durante gli anni, ha più volte detto a Riley che Linton aveva vinto perché suo padre era amico che gli arbitri che diressero la gara.
«Cosa abbiamo fatto…» conferma Riley.
Riley lo sapeva allora e lo ha apprezzato ancora di più negli anni a seguire: c’erano solo pochi modi per fermare il giocatore che avrebbe trascorso quasi quattro decenni come il realizzatore più prolifico nella storia della NBA. Kareem sta per essere sorpassato da LeBron James dei Lakers, che sarebbe nato circa nove mesi dopo il 5 Aprile 1984, quando con il “suo” sky hook il centro superò Wilt Chamberlain.
Riley è uno dei pochissimi che ha potuto lavorare sia con Abdul-Jabbar che con James:
«Kareem era un ragazzo che non ha mai avuto del potenziale. Lui aveva semplicemente la grandezza. Lo si poteva capire. Quando puoi lasciar perdere il potenziale e ti muovi direttamente verso la grandezza, prima come liceale, poi al college e infine tra i professionisti… Ce ne sono veramente pochi come lui. Una manciata, due al massimo.»
LeBron James è uno di questi. È passato dal liceo direttamente alla NBA e adesso, alla sua ventesima stagione, è ad una manciata di punti dal superare il record di Abdul-Jabbar.
🤝 Il rapporto tra Kareem e LeBron
Sulla sua pagina Substack – dove discute e offre opinioni su diversi argomenti – KAJ ha commentato il sorpasso di James nei confronti di Kobe Bryant nella classifica dei top scorer: «Sapevo che era solo una questione di tempo prima che avrebbe superato anche me.»
Abdul-Jabbar ha aggiunto che ogni qualvolta un record viene infranto, tutte le persone vengono elevate: «Quando ho battuto il record di punti di Chamberlain nel 1984 – l’anno in cui è nato James – ha infastidito Wilt, che aveva un po’ di rivalità – non corrisposta – nei miei confronti, sin da quando ho iniziato a giocare nella NBA. Io Non mi sento così verso LeBron. Non solo festeggerò il suo traguardo, ma canterò le sue lodi in modo inequivocabile.»
La relazione tra Kareem e LeBron sembra complicata. Abdul-Jabbar era fuori dagli spogliatoi dei Cleveland Cavaliers durante la Eastern Conference Finals del 2016 ed al suo arrivo ha abbracciato James e scambiato due parole. Nel post partita il nativo di Akron ha parlato del rispetto che aveva per KAJ e agli altri che hanno spianato la strada alle generazioni successive.
Karemm ha lodato LeBron «come leader della comunità e atleta» ma lo ha criticato James per non aver fatto di più sulla sua piattaforma per incoraggiare le persone a vaccinarsi contro il COVID-19. E all’inizio di questa stagione, James ha detto di non avere nessuna relazione con Abdul-Jabbar.
Ci sono legami che li uniscono, comunque. Entrambi sono Campioni. Entrambi hanno lavorato per promuovere la giustizia sociale e hanno dato voce alle disuguaglianze razziali. Abdul-Jabbar ha giocato per 20 anni nella NBA, James è al suo ventesimo anno. Kareem ha stabilito il record quando giocava per I Lakers, LeBron farà la stessa cosa.
E se non altro, l’inseguimento del record da parte di James potrebbe aver fatto conoscere Abdul-Jabbar a una o due generazioni che non lo conoscevano e non sapevano quanto grande fosse. Recentemente Darvin Ham, l’allenatore dei Lakers, ha proprio sottolineato quest’aspetto: «Pensate a tutti i punti che ha segnato Kareem, quanti canestri da tre ha segnato? Uno? Riflettiamo su tutto questo e i bambini impareranno cos’è accaduto in un’era differente. Si tratta di educazione ad alto livello sulla pallacanestro, in particolare sul basket NBA.»

🔝 Pat Riley: «Entrambi hanno dominato»
Quando Abdul-Jabbar ha battuto il record, Pat Riley disse che Magic Johnson – point guard dei suoi Lakers – fece di tutto per far sì che fosse lui a servire l’assist per lo storico canestro. Quando nel 2022 i Los Angeles Lakers hanno organizzato una reunion alle Hawaii con i membri dello Showtime, l’arrivo di Kareem è stato festeggiato nello stesso modo in cui celebrarono il suo record nel 1984.
«Si sentiva speciale perché lui era speciale, perché lui è speciale. Era trattato come un patriarca da tutti i giocatori. È stata una grande settimana per lui. Era impegnato, era riuscito in tutti quello che aveva fatto ed ha pronunciato un discorso spontaneo. Lui è un ragazzo timido, ma si è sentito molto a proprio agio nel suo gruppo.»
Hanging in Maui w my Showtime Laker teammates – a reunion that I’ll always cherish @NBA @Lakers pic.twitter.com/SE8w671QET
— Kareem Abdul-Jabbar (@kaj33) September 16, 2022
Infine, Pat Riley dichiara di rivedere in LeBron James tante delle cose che vide in Kareem Abdul-Jabbar a a Schenectady nel 1961:
«Gira tutto intorno a LeBron adesso, com’è giusto che sia considerata la sua incredibile carriera e le opportunità che ha avuto per farla. Allenamenti, viaggi, chef, personal trainer e tante altre cose sono cambiate rispetto a quando ha giocato Kareem.»
«Spero che le persone si rendano conto di quale fosse la storia di Abdul-Jabbar e quanto fosse differente. È andato al college per quattro anni, James è arrivato dal liceo. Ma entrambi hanno dominato fin dal primo giorno nella NBA. Tutti e due hanno trasformato il potenziale in grandezza fin dall’inizio.»
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