In copertina: D’Angelo Russell con Jarred Vanderbilt e Malik Beasley prima della gara tra Los Angeles Lakers e Milwaukee Bucks alla crypto.com Arena (Adam Pantozzi, NBAE via Getty Images)

Ritorno alle origini. Dopo cinque stagioni e mezzo con Nets, Warriors e Timberwolves D’Angelo Russell torna in California. DLo venne selezionato dai Los Angeles Lakers con la seconda scelta del Draft 2015 e poi ceduto in vista dell’arrivo del rookie Lonzo Ball.

I californiani hanno acquisito Russell nell’ambito della trade a tre squadre che ha portato Russell Westbrook nell Utah. Con Jarred Vanderbilt e Malik Beasley era seduto insieme ai nuovi compagni durante la gara contro i Bucks e nella giornata di venerdì D’Angelo è stato presentato alla stampa dai losangelini.

🔙 Il ritorno di D’Angelo Russell

Il prodotto dell’Università statale dell’Ohio non è più lo stesso giocatore visto in California:

«Sono successe tante cose da quando sono stato qui, vero? Sono stato un All-Star, ho fatto i playoff. Ho raggiunto diversi traguardi. Quindi tornare con questo curriculum credo che potrà essere d’aiuto alla squadra.»

Nei due anni con i Lakers DLo ha messo a referto 14.3 punti (35.1% da tre), 3.5 rimbalzi, 4.0 assist e 1.3 recuperi nei 28.5 di media nelle 143 gare giocate. Poi è arrivata la trade ai Nets, con i quali ha partecipato all’All-Star Game del 2019 ed ha disputato la prima serie di playoff della sua carriera.

Brooklyn poi lo ha ceduto a Golden State nell’ambito della trade per Kevin Durant, per venire poi scambiato a Minnesota per Andrew Wiggins. Lo scorso anno, con i Wolves, ha raggiunto nuovamente la post season.

Quest’anno Russell stava viaggiando a 17.9 punti e 6.2 assist con il 39.1% dalla lunga distanza, ed è chiamato a contribuire alla rincorsa al Play-In dei Lakers.

«Non ho mai sperato di tornare qua perché non avevo ancora capito se ero pronto per far parte di quello che stanno costruendo per il futuro, perché non puoi sapere come sarà la squadra. Ma adesso sono qui e apprezzo molto l’essere tornato, perché mi sento pronto per qualunque cosa accada.»

L’anno da rookie di D’Angelo è coinciso con la ventesima ed ultima stagione di Kobe Bryant:

«Quando ripenso a quel tempo, c’è solo Kobe. Solo Kobe. Non ho apprezzato realmente Kobe quand’ero un rookie, perché ero giovane e cercavo di imparare. Ma appena me ne sono andato, l’ho stimato di più.»

«Adesso che se n’è andato, lo apprezzo ancora di più. Quindi quando ripenso alla mia prima esperienza con i Lakers, sono principalmente riflessioni su di lui.»

Ora, l’ex Buckeyes sarà al fianco di LeBron James, anch’egli alla ventesima stagione in NBA:

«Posso solo immaginare di essere sul parquet e di quanto renderà tutto più semplice condividere il campo con un giocatore della sua gravità, così come con AD.»

Proprio Anthony Davis, parlando con i media, ha inviato gli ultimi arrivati a farsi trovare subito pronto. Nessun problema per Russell:

«Anche io mi sento sempre un alpha dog. Quindi in qualunque stanza mi trovo, chiunque mi sia intorno, mi sento così e agisco di conseguenza. Quando scenderemo in campo, scopriremo come convivere. Cercherò di inserirmi al meglio in quello che stanno facendo e capire il più possibile. Ho fiducia nelle mie capacità, sono certo che qualunque sia il mio ruolo avrò successo.»

DLo, Beasley, Vanderbilt e Davon Reed dovrebbero esordire nella prossima gara contro gli Warriors. Nell’attesa di scoprire quale ruolo affiderà loro coach Darvin Ham, il figliol prodigo D’Angelo Russell ribadisce la fiducia nei propri mezzi:

«Sono un uomo adulto, ora, non sono più un bambino e non vedo l’ora di mostrarlo.»

L’appuntamento è questa per notte al Chase Center.


LeBron James ha superato Kareem Abdul-Jabbar, diventando il miglior realizzatore della storia della NBA. Leggi gli articoli dedicati al record del quattro volte MVP scritti dalla redazione di LakeShow Italia:


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