In copertina: la maglia numero 16 di Pau Gasol insieme alle altre leggende dei Los Angeles Lakers.
Notte ricca di emozioni alla crypto.com Arena: durante l’intervallo della gara tra Los Angeles Lakers e Memphis Grizzlies, la franchigia della California ha ritirato la maglia numero 16 di Pau Gasol. Occasione speciale per celebrare la carriera del campione catalano e per rivedere tanti protagonisti della storia dei gialloviola.
A Purple & Gold reunion 💜💛 pic.twitter.com/y1gSJZn4sE
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🇪🇸 Pau Gasol nell’olimpo gialloviola
Nel corso della gara sono stati trasmessi – oltre ad alcune delle giocate più belle di Gasol – le congratulazioni espresse da compagni, allenatori e amici che hanno accompagnato Pau nel corso della sua carriera.
Presenti a bordo campo i reduci dei titoli 2009 e 2010 Derek Fisher, Lamar Odom e Metta Sandiford-Artest, coach Phil Jackson e il preparatore Gary Vitti. Le leggende dello Showtime Kareem Abdul-Jabbar e James Worthy, oltre all’amico Jimmy Butler. I connazionali Jose Calderon, Juan Carlos Navarro, Felipe Reyes e Juancho Hernangomez.
La cerimonia è iniziata con le parole di Vanessa Bryant, che ha introdotto un video nel quale Kobe Bryant profetizzava che un giorno la maglia di Gasol sarebbe stata issata al fianco delle sue «sarà una cerimonia speciale».
«È un onore per me poter introdurre il mio amico Pau: lui è sempre stato speciale per Kobe, come compagno, come uomo e come amico. Pablo, Kobe aveva previsto che un giorno i vostri numeri di maglia sarebbero stati ritirati dai Lakers.»
Leyenda. pic.twitter.com/8pE8gun3aT
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Circondato dall’affetto di familiari, amici e compagni di squadra, Pau Gasol non ha trattenuto le lacrime e dopo aver ringraziato Jackson, Mitch Kupchak (il GM che lo portò ai Lakers), Jeanie Buss e Rob Pelinka ha chiosato ricordando il Black Mamba:
«Non posso tornare a casa senza aver parlato della persona e del volto che purtroppo non vedo qui al mio fianco. Il fratello che mi ha permesso di elevare il mio gioco, che mi ha ispirato e sfidato a diventare un giocatore migliore. A essere un uomo migliore a 360°.»
«Mi manca così tanto, avrei voluto che fosse qui con me insieme a Gigi. Lo vorrei davvero e credo che sarebbe stato orgoglioso. Ti voglio bene fratello.»
Prima in sottofondo, poi ad alta voce, il pubblico ha intonato il coro «Kobe, Kobe, Kobe!»
Immortalized 1️⃣6️⃣ pic.twitter.com/wzCL4IjD2p
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🐍 Il rapporto con Kobe Bryant
La maglia di Pau Gasol è stata la prima ritirata dai Los Angeles Lakers dopo quelle (la 8 e la 24) di Kobe Bryant, che con lo spagnolo aveva creato un rapporto speciale dentro e fuori dal campo. Un’intesa unica, tenuta in vita da legame che lo unisce a Vanessa e alle sue figlie.
Lo spagnolo ne ha parlato nei giorni scorsi con Dave McMenamin di ESPN:
«Finire al suo fianco, vedere il suo nome, lo so che mi emozionerà tantissimo. Si tratta di un momento molto importante e la mia storia con Kobe lo rende ancora più speciale: questi due fattori formano un cocktail davvero duro da digerire.»
«Le nostre storie sono impossibili da separare, se il mio numero viene ritirato lo devo a lui: mi ha reso migliore, ci ha reso tutti migliori, su ognuno di noi ha avuto un effetto incredibile. E il fatto che non potrà essere qui con me, con noi, è davvero dura.»
Pau ha ricordato la vigilia di Gara 7 delle NBA Finals 2010 contro i Boston Celtics:
«Quel giorno ero determinato a fare qualsiasi cosa servisse per arrivare alla vittoria. Non avremmo mai permesso a Boston di batterci sul nostro campo e festeggiare il titolo. Non m’importava cosa avrei dovuto fare, non mi importava chi avrei avuto davanti: avrei staccato la testa a chiunque, sentivo di essere diventato un killer, in campo.»
«E questo atteggiamento era lo stesso che Kobe portava in campo ogni singola serata.»
The Kobe x Pau connection.@paugasol | #GraciasPau pic.twitter.com/CuQsZHTLyV
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⭐️ Il Pantheon dei Lakers
Pau Gasol è il dodicesimo atleta della storia gialloviola a vedere la propria maglia issata nella volta della crypto.com Arena. Le altre superstar consacrate sono:
- Kobe Bryant, numeri 8 e 24
- Wilt Chamberlain, numero 13
- Elgin Baylor, numero 22
- Gail Goodrich, numero 25
- Magic Johnson, numero 32
- Kareem Abdul-Jabbar, numero 33
- Shaquille O’Neal, numero 34
- James Worthy, numero 42
- Jerry West, numero 44
- Jamaal Wilkes, numero 52
- George Mikan, numero 99
📊 Pau Gasol
Nei 18 anni nella NBA, lo spagnolo ha giocato 1226 partite, mettendo a referto 17.0 punti (50.7% dal campo e 75.3% dalla lunetta), 9.2 rimbalzi, 3.2 assist, 1.6 stoppate e 0.5 recuperi in 33.4 minuti di media.
Selezionato dai Grizzlies con la terza scelta assoluta, Gasol nel 2002 è stato nominato Rookie of the Year e inserito nell’All-Rookie First Team. Inoltre, è selezionato quattro volte per l’All-Star Game (2006, 2009, 2010, 2011) ed inserito tre volte negli All-NBA Team (secondo nel 2011, terzo nel 2009 e 2010), oltre ad aver ricevuto il J. Walter Kennedy Citizenship Award e il Kia Community Assist Award nel 2011/12. Pau ha giocato tre finali con i Lakers, vincendo il titolo nel 2009 e 2010.
Number 16, seven feet, from Spain. @verizon | Reliable Players: Pau Gasol pic.twitter.com/C0tR9pTmQj
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- Pau Gasol Overview (Basketball Reference)
- Lakers Alumni: Pau Gasol (Lakers.com)
- Intervista a Pau Gasol: «L’Importante è il viaggio.» by Alessandro Di Marzo
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