In copertina: D’Angelo Russell e Malik Beasley ( Adam Pantozzi, NBAE via Getty Images)
I Los Angeles Lakers non si fermano e conquistano la terza vittoria consecutiva, superando alla Crypto.com Arena i Toronto Raptors, rompendo un digiuno che durava da nove anni e portandosi ad una sola partita di distanza dal sesto posto, attualmente occupato dai Dallas Mavericks.
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Indice dei Contenuti
✅ Lakers vs Raptors: i Plus
Il ritorno di DLO, le scelte di Ham e la panchina dai Lakers sono state fondamentali per raggiungere la vittoria che ci avvicina ulteriormente verso un record del 50% e che ci mantiene all’interno delle posizioni di classifica da Play-In.
DLO is Back
Avevamo lasciato D’Angelo Russell il 23 Febbraio sulla sideline della Crypto.com Arena, quando un passo falso sul piede di DiVincenzo aveva causato una distorsione alla caviglia.
Nella notte il prodotto di Ohio State è tornato a calcare il parquet, schierato da subito da coach Ham nel quintetto iniziale della squadra gialloviola, ricominciando da dove aveva lasciato.
Se la prima frazione è stata di studio, quasi interamente votata a ritrovare il feeling con il ritmo della partita, è nel secondo quarto che incomincia lo show di D’Angelo.
Dopo la sfuriata di Vanderbilt che ci riporta sotto nel punteggio è DLO a riagganciare Toronto e poi a scavare il solco che ci porterà in vantaggio di otto lunghezze all’intervallo.
L’ondata gialloviola inizia con un assist magistrale di Russell per Schröder che dall’angolo realizza la tripla che permette ai Lakers di raggiungere la compagine canadese sul 53 pari, canestro che apre un parziale di 16-5 il parziale nel quale l’ex TWolves segna sette punti ed assiste gli altri nove.
Il ritorno in campo dopo la pausa è traumatico per tutti i gialloviola, ma soprattutto per Russell, che prende scelte avventate, viene facilmente arginato dalla difesa di Toronto e viene cercato sistematicamente dagli avversari in fase difensiva.
Lo show di DLO deve però ancora raggiungere il suo apice, poiché il numero 1 in maglia Lakers, nel quarto periodo, decide di non sbagliare più una conclusione.
Le sue quattro triple chiudono la contesa e vincono la resistenza dei Raptors, che commettono qualche errore nella gestione della sua marcatura durante gli ultimi minuti, decidendo di passare sistematicamente dietro al pick-and-roll e sono così puniti dalle capacità balistiche del numero uno in maglia gialloviola.
Attendendo il suo ritorno, i Lakers si sono appoggiati a Davis ed al suo grande momento fisico, ma la vittoria della notte, a fronte di un minimo impegno offensivo di Anthony, costantemente raddoppiato dai giocatori di coach Nurse, sottolinea come la presenza in campo del numero 1 fornisca ai gialloviola un’ulteriore e terrificante arma offensiva.
Gli aggiustamenti di Ham
Non sono mai stato tenero con coach Darvin Ham e tutt’ora gli imputo alcune sconfitte, arrivate per modifiche tardive all’assetto di squadra o, in alcuni casi, mai pervenute.
Dopo la trade che ha completamente rinnovato la squadra nei suoi effettivi, l’impressione è che anche il nostro capo allenatore sia più presente e pronto, come se, ora, questo roster gli permettesse di essere più incisivo con le scelte anche durante il corso della contesa.
Nella notte sono essenzialmente un paio gli aggiustamenti che hanno permesso ai Lakers di far fronte ad un terzo quarto sottotono e di annichilire poi i Raptors durante gli ultimi dodici minuti.
In primo luogo la decisione del coach di schierarsi a zona, a partire dalla parte finale del terzo periodo è quella che paga più dividendi, poiché blocca il ritmo offensivo degli ospiti.
A questa scelta si unisce quella di aver deciso di schierare contemporaneamente tre guardie, con Reaves e Schröder che non escono dal campo per gli ultimi 19 minuti di partita e sono accoppiati a Russell nell’intero ultimo periodo.
Ciò ha permesso ai Lakers di essere più imprevedibili offensivamente, avendo ben tre uomini in grado di portare palla e creare dal palleggio.
Bench Points
Avrei potuto inserire qualsiasi dei tre giocatori che citerò in questo punto dedicato alla panchina dei gialloviola all’interno di un plus singolo, ma per non fare un torto a nessuno ho deciso di citarli insieme.
Nella notte la panchina dei Lakers ha annichilito quella dei Raptors, vincendo il personale scontro diretto segnando 61 punti a fronte dei 12 della squadra canadese.
Reaves e Hachimura sono stati fondamentali nel terzo periodo perché hanno tenuto in piedi l’attacco dei padroni di casa, segnando 11 dei 15 punti totali.
La prova di Dennis invece va di pari passo con quella di DLO, con exploit nei quarti pari ed in particolare nell’ultimo che regala la vittoria ai gialloviola.
Suo è il canestro da tre punti che restituisce il vantaggio ai Lakers nell’ultima frazione e che da il LA allo show di Russell.
La prova maiuscola di questi tre giocatori però non ci deve stupire più di tanto, visto che Austin è da diverse partite che si esprime ad alti livelli, Rui sta facendo valere la sua fisicità ed il suo tiro dal mid-range si sta consolidando come un’arma tattica importante nell’attacco dei Lakers ( 50,3 % sui Pull-up da 2 con quasi tre tentativi a partita).
Infine Dennis, raccattato quasi per caso ad inizio anno con un minimo salariale, ha accettato senza batter ciglio il suo nuovo ruolo di agitatore dalla panchina e sta esprimendo il suo miglior basket, non rifiutando più le conclusioni dalla distanza, mostrandosi aggressivo in attacco ed in difesa.
❌ Lakers vs Raptors: i Minus
Le difficoltà di Beasley, le palle perse ed un terzo quarto offensivamente drammatico sono tra i lati negativi più evidenti della vittoria ottenuta su Toronto.
Siamo a due consecutive
Dopo Giuseppe, anche io sono costretto ad inserire nuovamente Malik Beasley all’interno di questa sezione.
Nella notte, come nell’incontro precedente ha aumentato la sua collezione di mattoni, trovando il fondo della retina dalla lunga distanza solo una volta su cinque tentativi e mostrandosi confusionario con la palla in mano, in particolare nel terzo periodo dove è stato artefice di alcune palle perse banali.
La gravity che causa Beasley con le sue capacità balistiche e il suo movimento sull’arco attorno ai blocchi sono un unicum all’interno del roster, quindi è importante che l’ex Utah non perda fiducia e continui ad esprimere il suo basket, magari maggiormente sotto controllo quando il tiro non entra.
Troppi turnover
Premessa, vincere una partita nonostante 20 palle perse, alcune delle quali molto banali, era un miraggio prima della trade.
L’aver vinto, nonostante questo alto numero di palloni buttati, sottolinea come il roster sia profondo e solido, in grado di assorbire anche una serata storta nella gestione del possesso e di come non sia più una condizione indispensabile quella di giocare una partita perfetta per avere buone chance di superare gli avversari
Ciò non significa che questa sia una norma a cui i giocatori dei Lakers debbano abituarsi, perché verranno contese nelle quali prendersi cura in maniera oculata del pallone farà la differenza.
Stitici
Il terzo quarto dei Lakers nelle crude cifre, 4/16 dal campo, 0/6 da dietro l’arco, nove palle perse e solo 15 punti alla sirena che anticipa l’ultimo periodo.
Va dato credito ai Raptors di essere rientrati con maggiore decisione dall’intervallo lungo, con un progetto offensivo ben definito che in prima istanza sfruttava i mismatch che Barnes riusciva a generare in post-up, in particolare sfruttando la passività di Russell.
L’attacco di Toronto si è successivamente appoggiato in maniera decisa sulle spalle di Anunoby, che sbaglia l’unica conclusione del quarto a due minuti dalla fine, dopo aver messo a referto ben 14 punti.
I padroni di casa d’altro canto, vengono travolti dalla fisicità dei canadesi e, come indica il titolo, probabilmente costruiscono due conclusioni aperte in tutto il quarto, ovvero le due triple iniziali di Vanderbilt, per poi subire la pressione di Toronto, che porta i gialloviola a scelte affrettate e ad una cura del pallone deficitaria.
Nonostante otto minuti da incubo il gap non si allarga più di tanto e ciò permetterà poi la rimonta dell’ultimo periodo.
📅 Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (2:00 🇮🇹) tra Domenica 12 e Lunedì 13 Marzo per affrontare i New York Knicks alla crypto.com Arena.
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Universitario e calciatore cresciuto nelle nebbie ferraresi. Appassionato di qualsiasi sport che non necessiti un motore. Tifoso Lakers da quando a sette anni mi regalarono la canotta di Kobe.