In copertina: coach Darvin Ham (Michael Wyke, AP Photo)
Dopo la bella vittoria contro i Pelicans, arriva un’altra sconfitta amara e bruciante per i Los Angeles Lakers, vittime degli ultimissimi Houston Rockets (che un paio di giorni fa hanno avuto la meglio contro i Boston Celtics!).
Qui tutte le parole dei protagonisti, chiaramente colme di delusione visto che, ancora una volta, i gialloviola si ritrovano un po’ più lontani dalla sicurezza dei Play-In, al decimo posto con mezza vittoria con più degli Utah Jazz.
Questa sera, invece, le reazioni della redazione di LakeShow e le vostre nella consueta live Twitch del giovedì: vi aspettiamo!
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💬 Ham: «Ancora una volta tutto parte dalla difesa»
Il coach dei Lakers commenta così l’insuccesso in Texas:
«Lo dico sempre prima delle partite, dopo le partite e anche quando non giochiamo: ci vogliono “effort, energy and urgency”. Siamo scesi in campo senza niente di tutto ciò. Houston è stata brava, a prescindere dal record: sono una squadra giovane e hanno giocato davvero, attaccando bene il pitturato e prendendo rimbalzi offensivi. L’NBA è cosi, si attraversano alti e bassi ma nessuno sarà mai dispiaciuto per te. Dobbiamo sempre sforzarci e metterci tutto. Dovremmo essere noi a fissare l’asticella del livello di gioco.»
«Contro New Orleans tutto è girato per il meglio, oggi non è stata così. Dovevamo dare la priorità al pitturato, è li che Houston vive, e invece ci sono state giocate dove hanno tirato 2 o 3 volte di fila perché abbiamo lasciato loro i rimbalzi offensivi. Nessuno in particolare era incaricato di fermarli sotto canestro, ma allo stesso tempo tutti dovevano evitare troppi canestri difendendo bene sulla palla.»
Ham si è poi complimentato con Wenyen Gabriel e con il suo impegno difensivo:
«Ha fatto un lavoro fantastico, ha preso tanti rimbalzi e ha giocato in modo attivo, sopratutto in difesa nel pitturato. A volte puoi dire di tutto: rotazioni, marcature… ma tutto deriva poi dalle performance individuali e dalla concentrazione dei ragazzi che si dimostrano pronti a giocare. Ci sono ancora poche partite da giocare, dunque non abbiamo il tempo di chiedere scusa a noi stessi, dobbiamo tornare subito a lavorare e cercare di sfruttare le partite in casa che ci aspettano.
Tra le tante differenze con la partita contro i Pelicans, spicca la differenza di prestazioni al tiro (oggi solo il 25%, 11/44). Ma per Ham tutto parte da più lontano. Ma niente pressione eccessiva da sopportare:
«Ancora una volta: si tratta di difendere bene. Difendi, crei palle perse, concedi un solo possesso alla volta all’avversario, da qui vai in transizione ed è ancora da qui che trovi triple libere, è questa la differenza tra le due partite.»«Siamo in NBA, qui si è fatti per questo. Le circostanze in cui ci troviamo sono chiare, il nostro lavoro è essere costanti e migliorare giorno dopo giorno.»
🐍 Russell e il racconto del periodo con Kobe Bryant
D’Angelo Russell è in un periodo di forma, ma questa notte non l’ha dimostrato. DLo si è mostrato deluso e ha parlato anche dell’assenza di Anthony Davis:
«Dobbiamo scrollarci di dosso la sconfitta. Non siamo entrati in partita come volevamo, la stagione sta finendo e non riuscire a fare quello che vogliamo fa male.»
«AD è un giocatore che richiede molta attenzione dalle difese, ha una gravity pesante e quando è in campo le opportunità per capitalizzare sono tante. Oggi doveva esserci più movimento di palla, più rapidità. Ci sono ancora diverse lacune in questa squadra e stiamo cercando di colmarle. Quando LeBron gioca noi cambiamo, ed è lo stesso per Davis. Penso a Kobe Bryant: a fine carriera, quando eravamo insieme lui non si allenava tanto; noi avevamo un groppo cui ci allenavamo tutti insieme, ma quando scendevamo sul parquet con lui tutto svaniva. Oggi, come in passato, bisogna adattarsi.»
Russell, più che sul record, si vuole concentrare sulle singole partite:
«Non mi importa se siamo due gare sotto il record pari, ciò che importa e vincere una partita alla volta. Non siamo nemmeno sicuri che questo record, eventualmente, possa bastare: potrebbe essere sufficiente come no. Abbiamo ancora una dozzina di partite da giocare, pensiamo più a vincerle che al record complessivo.»
🔙 Gabriel is back: «Ritrovare il QI Cestistico»
Wenyen Gabriel, autore di una buona prestazione lodata anche da Ham, ha parlato della partita negli spogliatoi:
«Queste sconfitte non ci fanno bene, ma abbiamo anche capito che dobbiamo tenere duro e non smettere di credere ai Playoffs. Bisogna pensare una partita alla volta, oggi non abbiamo fatto abbastanza collettivamente per vincere ma dalla prossimava anche con AD, sarà diverso.»
«Ham non ha detto nulla di particolare prima di inserirmi, nell’intervallo ha semplicemente annunciato anche avrei iniziato il secondo tempo in quintetto consigliandomi di continuare così a rimbalzo.»
Così come il coach, Gabriel è pienamente consapevole su cosa sia mancato per provare a vincere:
«Li abbiamo lasciati penetrare nel pitturato troppo facilmente. Dobbiamo opporre più resistenza. Quando difendi bene puoi andare più volte in transizione e far muovere meglio la palla per trovare tiri più facili.»
«Non si tratta solo energia, che qui serve anche mantenere alto il livello di QI cestistico per fare le scelte giuste.»
📅 Next game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (3:30 🇮🇹) tra Venerdì 17 e Sabato 18 Marzo per affrontare i Dallas Mavericks alla crypto.com Arena.
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Vent’anni, torinese, appassionato di sport dalla nascita e di pallacanestro NBA da qualche anno dopo. Nel tempo libero studio Economia Aziendale.