In copertina: un layup di Austin Reaves contro Luka Doncic durante la partita di Natale tra Mavericks e Lakers (Glenn James, NBAE via Getty Images)

Una delle – poche – note positive della stagione dei Los Angeles Lakers è la crescita di Austin Reaves. Il sophomore gialloviola, dopo una discreta stagione da rookie, ha sviluppato diversi aspetti del suo gioco, passando da feticcio dei tifosi angeleni più nerd a solido role player.

Il nativo dell’Arkansas ha conquistato la Lakers Nation a suon di ottime prestazioni, hustle plays e canestri pesanti. Le sue giocate, in qualche circostanza, hanno reso meno deprimente seguire la disfunzionale squadra assemblata dal General Manager Rob Pelinka.

🆙 La crescita di “Hillbilly Kobe

Durate l’offseason Austin Reaves ha lavorato duramente sul fisico, passando dagli 89,4 kg del primo anno ai quasi 95 del secondo. Lo sviluppo muscolare gli consente di assorbire meglio i contatti, sia per finire al ferro che nelle occasioni in cui deve marcare avversari più grossi.

HBK è migliorato nel controllo del pallone, rivestendo il ruolo di creatore secondario al fianco di LeBron James e/o Russell Westbrook. Nella propria metà campo compensa i limiti di velocità (di base e laterale) giocando con intelligenza, senso della posizione e vendendo bene i contatti sui blocchi avversari.

Nella passata stagione Reaves ha giocato 61 gare mettendo a referto 7.3 punti con il 60.0% di true shooting e l’83.9% dalla lunetta, 3.2 rimbalzi e 1.8 assist in 23.2 minuti di media. Quest’anno Austin (33 presenze) viaggia a 10.8 punti con il 67.5% di TS e il 90.4% ai liberi, 2.9 rimbalzi e 2.1 assist in 29.1 minuti di media. Inoltre, conferma di essere un fattore positivo poiché con lui in campo il Net Rating dei Lakers è positivo: 1.8 nel 2021/22, 1.7 nel 2022/23.

Ma la crescita più importante è avvenuta nel tiro della lunga distanza, dove il numero 15 dei californiani è passato dal 31.7% al 38.2% con un volume praticamente immutato (da 5.6 a 5.3 triple per cento possessi). Significativo anche l’aumento delle hustle plays, poiché l’ex Sooners subisce più sfondamenti e falli in attacco. I charges sono passati da 0.25 a 0.36 a partita, gli offensive fouls drawn da 0.54 a 0.82.

Un canestro non banale contro Luka Doncic.

💸 Il rinnovo di Austin Reaves

Dopo aver firmato un two-way contract, lo scorso settembre l’undrafted uscito dall’Università dell’Oklahoma ha accettato il contratto biennale parzialmente garantito offerto dai Lakers. Di conseguenza, Austin Reaves a fine stagione sarà restricted free agent e potrebbe firmare un’estensione paragonabile all’accordo raggiunto da Alex Caruso con i Bulls.

Jovan Buha di The Athletic, durante una puntata del Late Night Lake Show, ha rivelato che Reaves potrebbe ambire ad un’offerta da circa 10 milioni di dollari per stagione. Nel 2021 Caruso ha firmato con Chicago un quadriennale da circa 37 milioni di dollari.

La situazione contrattuale di Reaves ricorda quella di Talen Horton-Tucker. I due non hanno potuto firmare un contratto triennale o quadriennale poiché i Lakers erano sopra il cap. Per offrirlo a THT sarebbe stato sufficiente risparmiare meno di un milione di dollari con la firma di uno tra DeMarcus Cousins o Quinn Cook. Per Austin, invece, l’asticella è stata superata da 35.000 dollari di troppo offerti a Kendrick Nunn. Disasterclass.

Ma in soccorso dell’accorto e previdente – eufemismo – front office dei Lakers giunge la Gilbert Arenas Provision. In sostanza si tratta della stella regola che ha consentito il rinnovo di Horton-Tucker nel 2021 e quello di Jordan Clarkson nel 2016. La regola limita l’ammontare che le altre squadre possono offrire agli atleti non scelti al primo giro, per favorire il rinnovo con le squadra che li hanno scelti o firmati da undrafted.

⁉️ What’s Next

In un palcoscenico esigente come quello di Los Angeles il buon Reaves si è ambientato alla grande. Gioca a golf nei club della Città degli Angeli ed ha partecipato con Jeanie Buss e Max Christie alla Lakers Night al Dodger Stadium. Ha firmato un contratto pluriennale con la Rigorer (scarpe e abbigliamento sportivo) ed ha sottoscritto un accordo con la Owyn (bevande energetiche vegane) insieme Justin Fields, quaterback dei Chicago Bears. Austin, dulcis in fundo, è stato scelto come testimonial dalla Active Dreamer per la felpa commemorativa di Gianna e Kobe Bryant.

Inoltre, nelle ultime gare casalinghe il pubblico della crypto.com Arena diverse volte ha intonato il coro “M-V-P!!!” quando il numero 15 gialloviola era in lunetta. Per cui, verosimilmente – viste le difficoltà nel firmare role player di buon livello – i Lakers estenderanno Austin Reaves con un contratto simile a quello di THT. Perderlo senza nessuna contropartita sembra troppo persino per Pelinka.

Dal punto di vista tecnico si tratterebbe di una scelta avveduta, considerata anche l’intesa sul campo tra Reaves e James. Economicamente, invece, l’esborso andrebbe a ridurre la disponibilità dei Lakers per la prossima free agency, soprattutto se la proprietà losangelina confermerà la propensione al risparmio emersa nelle ultime sessioni di mercato.

Quei dollari in più offerti a Nunn gridano vendetta proprio perché hanno privato la franchigia di una o due stagioni utili ad una valutazione più robusta delle prestazioni di HBK. Choices have consequences.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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