In copertina: LeBron James a colloquio con un arbitro nel corso della gara tra Nuggets e Lakers alla Ball Arena di Denver. (Justin Tafoya, Getty Images)

L’opener game dei Los Angeles Lakers si è chiusa con i tifosi dei Denver Nuggets che intonavano l’eloquente coro «Who’s your daddy?»

Ad ispirarlo, il per nulla rancoroso Michael Malone, che – non soddisfatto delle dichiarazioni al vetriolo rilasciate durante e dopo le Western Conference Finals – nel corso della parata celebrativa del primo titolo della franchigia del Colorado ha ricevuto l’incoronazione a “The Lakers’ Daddy”.

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👑 L’analisi di LeBron James

I californiani avrebbero voluto rovinare la festa delle pepite, ma ad oggi la superiorità dei Campioni NBA appare evidente. Tuttavia, LeBron James non si lascia scoraggiare dalla losing streak arrivata a quota sei tra playoff e regular season:

«Nessun fastidio. Voglio dire, ovviamente dobbiamo giocare meglio quando li affrontiamo. Noi abbiamo avuto la nostra occasione nel corso delle Western Conference Finals, ma per me è finita, acqua passata.»

«Nella nostra testa avevamo solo la gara di questa notte e non siamo riusciti ad eseguire con continuità su entrambi i lati del campo, questo ci ha impedito di restare a contatto e provare a vincere la partita. Diamo credito a loro per questo.»

I Nuggets hanno tirato meglio dall’arco e nonostante abbiano catturato meno rimbalzi offensivi (13 a 9) hanno dominato nelle second chance points (4 a 17). Ogni volta che i Lakers sono tornati sotto, Nikola Jokic e compagni hanno risposto con un contro-break. Il quattro volte MVP ha fotografato nella sua mente i fondamentali che hanno deciso la sfida:

«Necessariamente dobbiamo migliorare in transizione, è quello che ci ha ucciso nelle Western Conference Finals. Credo che abbiamo gestito bene il pallone, commettendo pochi turnover. Ma ad ogni nostra palla persa è seguito un loro canestro. Hanno realizzato 20 punti dai nostri turnover, dobbiamo trarre insegnamento da questo.»

«Dobbiamo essere migliori, dobbiamo capire che se non difendiamo la transizione – loro sono eccellenti nell’attaccarla – e non facciamo tagliafuori, concedendo seconde chance, gli lasciamo troppi punti facili. Contro di loro non puoi permettertelo.»

Individualmente, l’esordio di James è stato positivo: 21 punti (10/16 dal campo), 8 rimbalzi e 5 assist. In soli 29 minuti di gioco, ben sei e mezzo in meno rispetto alla media della passata stagione.

Con i media LeBron ha parlato anche del suo minutaggio, dichiarando che se fosse dipeso da lui avrebbe giocato di più, ma intende rispettare le decisione del coaching staff:

«Naturalmente vorrei sempre essere in campo. Soprattutto quando c’è in ballo l’opportunità di vincere una partita o quando sento di poter contribuire. Ma comprendo che c’è un sistema e intendo rispettarlo. Sconfitta a parte, penso di aver fatto una buona partita, sono stato produttivo e ho chiuso con +7 [di Plus/Minus]. Non ho perso palloni e credo che sia positivo.»

Per chiudere, il numero 23 dei Lakers ha aggiunto che si è trattata un scelta di cui aveva già discusso con Darvin Ham nei giorni scorsi:

«Non sono sorpreso. Ne avevo già parlato con il coach. Avevamo il nostro piano partita per questa notte e lo abbiamo seguito. Nulla di sconvolgente.»

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (4:00 🇮🇹) tra Giovedì 26 e Venerdì 27 Ottobre per affrontare i Phoenix Suns alla crypto.com Arena.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


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C’è solo un Capitano, anzi due.

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