Nelle prime quattro uscite stagionali Austin Reaves ha messo a referto 10.5 punti con il 33.3% dal campo e 2.3 palle perse a partita. Nella gara di questa notte contro gli LA Clippers, a metà gara il box score della guardia dei Los Angeles Lakers 2 punti, 4 rimbalzi e 5 assist accompagnati da un pessimo 1/5 al tiro e ben 5 turnover.

Ma nel secondo tempo Hillbilly Kobe ha cambiato marcia: 6 punti nel terzo quarto nel pieno della rimonta dei Laker, 7 nell’overtime conditi da un recupero più assist di cui riparleremo. Non basta per sancire la fine dello slump di AR, ma è stato sufficiente per contribuire alla fine della losing streak contro i Clippers.

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🎸 Il ritorno di Austin Reaves

Terminata la gara, durante l’intervista con Mike Trudell per Spectrum SportsNet, Reaves è stato interrotto da Anthony Davis e LeBron James, che hanno manifestato tutto il loro affetto per il compagno. In particolare, il quattro volte MVP sottolinea l’importanza della sua prestazione: «Go win the ball game AR! Go win the ball game!» Austin ha apprezzato, ma ha voluto sottolineare che le prestazioni che hanno deciso la vittoria sono state quelle dei compagni, non la sua.

Un successo contro i Clippers che mancava dall’estate del 2020, nella bolla di Orlando. Una striscia di undici sconfitte consecutive nel derby di Los Angeles, giunta al termine questa notte. Nella conferenza stampa post partita, Austin Reaves tende a minimizzare la rivalità:

«È una cosa che tutti sanno. Ma allo stesso tempo, per me – e penso di parlare a nome di tutti – l’obiettivo è quello di vincere ogni partita. Comunque è stata una bella vittoria.»

Il numero 15 gialloviola lascia intendere il sollievo provato per la buona prova disputata:

«Nei giorni scorsi DLo mi ha supportato tantissimo. Era sempre a dirmi che dovevo dimenticare tutto, che sono un buon giocatore di basket. Capita di attraversare momenti come questi, per cui bisogna lottare per uscirne ed è quello che sto facendo.»

Nell’overtime, dopo aver segnato un pullup e due liberi, Reaves ha recuperato un pallone dalle mani dell’ex compagno Russell Westbrook e si è lanciato in transizione. Poteva incrementare il proprio bottino con layup, invece ha alzato un alley-oop per l’accorrente James, alla 21esima stagione e prossimo ai 39 anni.

«Arrivati a questo punto non mi sorprende niente di quello che fa. È difficile immaginare che esista qualcuno che lavora duro quanto sul suo corpo e sul suo gioco. Questa è l’ennesima testimonianza.»

«Stavo andando verso il canestro e pensavo di concludere, poi l’ho visto arrivare e ho deciso di servirlo. È molto fico perché da ragazzo gli ho visto fare schiacciare questi lob un milione di volte. Per me, alzare quell’alley-oop, è stato davvero speciale.»

Infine, Austin è tornato sul suo difficile inizio di stagione:

«Nelle ultime gare non credo di aver giocato malissimo, non ho segnato molti canestri. Ma sul campo ci sono tante altre cose che si possono fare per aiutare la tua squadra. Ci sono aspetti del gioco che i tifosi magari non comprendono oppure non finiscono nel box score per cui risalta maggiormente il 4/16 da tre. Sono momenti che succedono nel corso di una carriera, quello che conta è fare il massimo per uscirne.»

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (00:00 🇮🇹) tra Sabato 4 e Domenica 5 Novembre per affrontare gli Orlando Magic all’Amway Center.

In copertina: Anthony Davis e LeBron James festeggiano con Austin Reaves al termine della gara tra Lakers e Clippers alla crypto.com Arena di Los Angeles. (Andrew D. Bernstein, NBAE via Getty Images)


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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