In copertina: Max Christie e LeBron James durante la gara tra Denver Nuggets e Los Angeles Lakers alla Ball Arena (David Zalubowski, AP Photo)

I Los Angeles Lakers chiudono la prima metà della stagione in quel di Denver e contro i Nuggets interrompono la striscia di 5 vittorie consecutive venendo sconfitti 109-122.

Il record dei gialloviola scende a 19-22, ma i problemi delle dirette concorrenti fanno sì che la distanza dalla zona Play-In sia di mezza partita e quella dal sesto ed ultimo posto utile per i Playoff di appena due partite.

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LeBron James osserva un turno di riposo in seguito al back-to-back, inoltre coach Ham non dispone del rientrante Troy Brown Jr. e dopo pochi minuti perde per infortunio Pat Beverley.

In questo contesto non ci sono margini per poter competere contro la miglior squadra della Western conference, di conseguenza gli aspetti più interessanti della gara sono le prestazioni dei rookie Max Christie e Cole Swider.

La partita in breve

I gialloviola mostrano un discreto effort e non sprofondano mai nonostante il divario di valori in campo e questa è una nota di merito. I Lakers combattono in difesa e – complice la serata non scintillante al tiro dei Nuggets – riescono a tenere il miglior attacco NBA sotto media (111.7 punti su 100 possessi contro gli abituali 118.1).

I californiani però non hanno sufficiente talento offensivo per giocarsela ad armi pari e i 100 punti su 100 possessi prodotti sono uno dei peggiori dati stagionali e ben al di sotto della media di 113.6.

A difesa schierata fanno la differenza le ali fisiche dei Nuggets ed in particolare un grande Aaron Gordon, autore di 4 stoppate in 22 minuti. Dennis Schröder, Westbrook e Thomas Bryant anche quando ottengono un vantaggio in penetrazione o sul pick-and-roll si ritrovano sempre dei rim protector in aiuto.

Gordon prima aiuta Murray scoraggiando la penetrazione al ferro di Westbrook, quindi recupera andando a stoppare Toscano-Anderson.

Inoltre, i Lakers registrano la peggior gara stagionale per quanto riguarda l’attacco in transizione segnando appena 78.6 punti su 100 possessi. Menzione di disonore per il già citato Russell Westbrook (autore di sette turnover), che senza LeBron non riesce a dare ritmo ed efficacia al contropiede angeleno.

Per Brodie un primo tempo da dimenticare.

⚡️ Max Christie

Per la prima volta in carriera Max Christie entra nel quintetto base dei Lakers e nei 25 minuti trascorsi sul parquet offre a mio avviso una più che discreta prestazione.

Attacco

Nonostante le numerose assenze, il suo ruolo resta principalmente quello di giocatore off the ball. Seppur con uno usage basso, risulta particolarmente efficiente mettendo a referto 14 punti con soli 8 tiri.

In stagione oltre il 50% delle sue conclusioni sono da oltre l’arco come spot up shooter, ma in questa partita è sembrato più a suo agio nel mettere il pallone a terra. In alcuni possessi ha anche giocato il pick-and-roll da ball handler.

Sul ribaltamento dell’azione Porter Jr. gli è vicino per contestare l’eventuale tiro spot up. Max è bravo ad attaccarlo in palleggio e creare separazione con il ball handling. L’azione è ben eseguita, la maggior agilità rispetto al difensore gli permette di concludere nonostante la differenza in centimetri.
Un bel floater in seguito al pick-and-roll con Gabriel. Jokic non è un test particolarmente probante in tale situazione, ma in ogni caso Max mostra ottimo controllo del corpo e buona tecnica per tenere Hyland a distanza e concludere dolcemente.

In un paio di possessi si complica un minimo le cose in palleggio, ma è comunque bravo ad evitare palle perse e terminare con un bello 0 a referto in tale categoria

Difesa

I numeri difensivi sono eccellenti. Viene impiegato prevalentemente in marcatura su Caldwell-Pope e Porter Jr., senza soffrire particolarmente nessuno dei due. Secondo i numeri di nba.com i Nuggets hanno convertito solo 3 delle 11 conclusioni contro di lui per soli 8 punti, dato statistico davvero notevole.

Max Christie è bravo a muovere i piedi e restare sempre di fronte all’avversario diretto, è attento quando lontano dal pallone, non muore sui blocchi ed ha presenza mentale per capire cosa accade nell’azione anche quando non è coinvolto il suo uomo.

Questa è l’azione che forse più mi ha impressionato. In marcatura su KCP, legge la situazione e comprende immediatamente di dover scalare su Murray e gli va vicino non concedendo la tripla. Jamal con pochi secondi sul cronometro decide di attaccarlo, ma Max lo costringe a un tiro contestato dal mid range.
KCP gioca una delle azioni preferite, ovvero l’handoff dal gomito. Max è reattivo e scatta non appena l’avversario si muove, decide di passare sotto al blocco di Jokic, regge il contatto e recupera la posizione negando la penetrazione a KCP e contestandogli il jumper

Prospettive

Più passa il tempo e più Max dimostra di poter stare in campo a livello NBA. Ad oggi è un buon difensore a cui manca solo un po’ di forza fisica per essere considerato nella fascia alta nel ruolo; in attacco non sempre riuscirà a dare un contributo come quello contro Denver, ma a mio avviso per quanto visto merita un posto stabile nella rotazione a 10 di coach Ham anche nel momento in cui ritorneranno gli infortunati.

👌 Cole Swider

Per Cole Swider arrivano i primi minuti significativi in Nba. Recuperato dal lungo infortunio di inizio stagione, le numerose assenze in casa gialloviola convincono Ham a dare spazio al rookie undrafted con 23 minuti in campo.

Attacco

Cole è un tiratore naturale e da lui ci si aspetta che possa rappresentare una minaccia credibile sul perimetro faccia canestro dall’arco. Nel primo tempo è piuttosto ignorato dai compagni e tenta due sole conclusioni, mentre aumenta il suo usage nel secondo. Chiude con 6 punti e 2-5 dall’arco, un risultato discreto.

Nell NBA del 2023 saper fare bene una sola cosa non basta però per stare in campo (vedi Matt Ryan) e Swider ha mostrato aspetti interessanti nel suo gioco offensivo che vanno oltre il tiro. Mi ha impressionato come legge il gioco e come si muove in relazione ai compagni.

In questa azione gioca l’handoff con Gabriel sul lato destro del campo. La difesa dei Nuggets sa che è una minaccia e gli chiude il tiro, lui è bravo a leggere la situazione e mandare a canestro il compagno.
Qui mostra la sua capacità di lettura e la sua intelligenza. Christie si complica la vita e si ritrova in angolo con il palleggio chiusi, Cole è bravo prima a improvvisare e dare una linea di passaggio al compagno, poi a non forzare e riarmare la mano dello stesso Max per la tripla dall’angolo.

Difesa

Gli scouting report dicono sia la nota dolente di Swider, in quanto è un giocatore lento di piedi e l’eye test conferma tale affermazione, infatti è un giocatore facilmente attaccabile dal palleggio.

Nel primo tempo gioca molti possessi a zona e lo fa più che discretamente, questo molto probabilmente per l’abitudine alla zona 2-3 imparata all’Università di Syracuse. Nonostante la sopracitata lentezza un aspetto che mi è piaciuto è la sua presenza a rimbalzo, infatti saranno 5 le carambole conquistate a fine gara.

Impiegato come alla nella zona 2-3, è attento sul tiro di Hyland a controllare la posizione di Nnaji ed è bravo ad eseguire il tagliafuori e conquistare il rimbalzo.

Nel secondo tempo è stato maggiormente attaccato dagli esterni dei Nuggets e la sua lentezza di piedi è emersa, in particolare anche nelle transizioni, senza dubbio è l’aspetto su cui più deve lavorare per potersi costruire una carriera stabile a livello NBA.

Nell’azione si ritrova dopo lo switch accoppiato a KCP. L’ex Laker, non esattamente un mostro in uno contro uno, decide di attaccare Cole e la difesa è deficitaria in quanto la guardia dei Nuggets crea facilmente separazione per un tiro agevole.

Prospettive

A mio avviso bisogna nuovamente fare i complimenti allo scouting department dei Lakers per la presa. Cole è più di un semplice tiratore perché ha buoni fondamentali e sa leggere il gioco. In difesa è un minus, ma ha stazza e IQ cestistico speriamo in futuro possano aiutarlo a stare in campo.

Non credo a ranghi completi possa rientrare oggi nelle rotazioni di Ham, ma sono molto curioso di vederlo giocare con LeBron James: a mio modo di vedere è perfetto per il suo gioco di mismatch hunting e per dare corrette spaziature. L’augurio è che possa comunque trovare dei minuti significativi e crescere.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (4:00 🇮🇹) tra Giovedì 12 e Venerdì 13 Gennaio per affrontare i Dallas Mavericks alla crypto.com Arena.

Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


Ascolta Lakers Speaker’s Corner, il podcast italiano dedicato ai gialloviola, su:


Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.

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