In copertina: LeBron James e Austin Reaves durante la gara tra Hawks e Lakers alla State Farm Arena (Kevin C. Cox and Adam Hagy, NBAE via Getty Images)
I Los Angeles Lakers, reduci dal back to back in Florida, fanno visita agli Atlanta Hawks per l’ultima gara del 2022. I gialloviola riescono a chiudere uno degli anni più bui nella storia della franchigia in modo positivo, grazie alla vittoria per 130-121 contro Trae Young e compagni.
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✅ Hawks vs Lakers: i Plus
Il primo quarto di gara, con Austin Reaves in quintetto al posto dell’infortunato Walker, pareva presagire l’ennesima brutta serata per i ragazzi di Ham, ma dalla metà del secondo periodo i Lakers, grazie a un grande James e rotazioni più convincenti, hanno disputato una buona partita e nel finale sono usciti con la parte buona del referto.
Birthday Boy
47 punti, 10 rimbalzi, 9 assist nel giorno del 38mo compleanno è lo score di LeBron James. Il Re inizia piano (2 soli punti nel primo periodo) e poi domina la gara con una prestazione favolosa.
In questo momento, se è anche efficace al tiro dalla lunga distanza, è di fatto inarrestabile. Nelle prime settimane di stagione aveva preoccupato la minore frequenza di tiri al ferro e la minore efficacia, ma con il crescere della condizione fisica The Chosen One sta dominando nel pitturato Il 13-16 nella restricted area lo testimonia.

Dal ritorno dall’infortunio di Novembre, LeBron è passato dal 70% di realizzazione nei tiri al ferro di inizio anno all’80%, dato che se sostenuto per tutta la stagione corrisponderebbe al career high.
Uno degli aspetti in cui i Lakers hanno fatto più fatica in stagione è stato il cosiddetto clutch time, ovvero gli ultimi 5 minuti di partita con il punteggio in equilibrio. In questo contesto LeBron non ha brillato e in alcune uscite la sua stanchezza ha rallentato l’attacco. Tutt’altra musica contro gli Hawks, con LBJ autore di 10 punti senza errori dal campo nel finale di partita.
Spesso accusato, e in alcuni casi anche in modo fondato, di giocare per accumulare numeri, nel momento decisivo in cui i Lakers hanno sorpassato gli Hawks mi hanno impressionato un paio di hustle plays di LeBron che, a mio parere, meritano di essere rivisti, a dimostrazione di come questo giocatore sia unico per completezza in ogni aspetto tecnico del gioco.
C’è poco da dire, se non fare tanti auguri a uno dei più grandi atleti della nostra storia. La mia speranza è di poterlo vedere ancora molti anni in maglia gialloviola e con un roster adeguato al suo talento.
Size matters
E’ dalla nascita del progetto Lakeshow che ci lamentiamo di come il front office lacustre non investa sufficienti risorse nel reparto ali e personalmente ritengo di essere un disco rotto nel sottolineare come i quintetti troppo small non siano proponibili nella NBA del 2023.
La gara contro gli Hawks è l’ennesima dimostrazione di questa teoria. In questo caso coach Ham ha sfruttato i centimetri a propria disposizione: sempre in campo almeno uno tra Bryant e Gabriel e 40 minuti complessivi a Troy Brown e Juan Toscano Anderson. Considerando i 40 minuti di LeBron James vuol dire che i giocatori di frontline sono stati in campo per 126 minuti sui 240 totali e i risultati si sono visti.
Le 3 ali registrano i migliori plus minus del roster e in particolare la squadra nei 10 minuti in cui la coppia Brown-JTA è stata in campo insieme ha totalizzato un Net Rating di +33.9.
Le due ali non brillano per talento e non sempre riusciranno a contribuire con 12 punti e il 40% di realizzazione dall’arco, ma la loro presenza sarà fondamentale nel corso della stagione per dare fisicità al roster angeleno.
In particolare Juan Toscano Anderson a mio avviso merita un elogio particolare in quanto in difesa ha speso anche alcuni minuti contro Trae Young con discreto profitto (solo 3 punti per la guardia e 5 degli Hawks in 9 possessi). Inoltre in attacco è sembrato molto a più a suo agio rispetto all’inizio di stagione, quando pareva essere un pesce fuor d’acqua lontano da San Francisco.
Schröder e Beverley
Come citato nel precedente plus, sono fortemente contrario alla prenza di questa coppia nello starting lineup e in particolare quando associata ad un’altra guardia. Non è un caso che in 19 minuti insieme le lineup con il duo abbiano terminato la gara con -10. Ma al netto di questo dato c’è da segnalare le buone prestazioni individuali sia di Bev che di Dennis e senza il loro contributo la vittoria non sarebbe stata possibile.
Pat nel primo tempo ha chiuso con 10 punti e 2 assist ed è stato fondamentale soprattutto nel primo quarto a tenere i Lakers in scia ed evitare che lo svantaggio diventasse incolmabile.
Il tedesco a mio avviso è stato sui due lati del campo il secondo miglior Laker per tutta la gara. In difesa è stato il principale marcatore di Trae Young e ha fatto un ottimo lavoro contro la stella avversaria contenendola a 4-11 dal campo e forzando 2 palle perse. Dennis ha mostrato buona rapidità di piedi e disciplina ed è riuscito a indirizzare Trae dove voleva la difesa.
In attacco Schröder non ha brillato al tiro, ma è stato bravo a mettere in moto l’attacco, ben 9 assist a fronte di due sole perse, e si è tolto la soddisfazione di segnare il canestro che di fatto ha chiuso la gara.
❌ Hawks vs Lakers: i Minus
In una stagione così complessa di fronte a una vittoria non è il caso a mio avviso di pensare troppo a cosa non ha funzionato. Senza dubbio l’approccio alla partita non è stato dei migliori e il passivo in doppia cifra del primo quarto poteva compromettere l’esito finale.
Oltre ai limiti della struttura dello starting 5, c’è bisogno da parte di tutti di maggiore concentrazione e inoltre c’è da sottolineare la prestazione negativa di uno dei beniamini dei tifosi gialloviola.
Austin Reaves
La prestazione di HBK è stata purtroppo disastrosa sotto tutti i punti di vista nei 25 minuti spesi sul parquet di Atlanta.
In attacco è stato totalmente abbandonato dal suo jumper e ha chiuso con 1-13 al tiro e soli 5 punti a referto. Ha avuto più spazio del solito, usage rating pari a 23.2%, ma con il pallone in mano è stato parecchio confusionario non riuscendo a generare vantaggi per se o i compagni.
Per diventare la prima opzione offensiva in un’azione deve migliorare il ball handling e ridurre le palle perse. Le letture sono adeguate, il controllo del pallone non ancora.
Inoltre Reaves ha sofferto anche nella metà campo difensiva. Secondo i matchup di nba.com gli avversari hanno tirato contro di lui 8-12 dal campo e totalizzato 23 punti, in particolar modo Trae Young nei pochi possessi in cui lo ha cercato ha segnato 10 punti in 7 possessi.
L’infortunio alla caviglia senza dubbio ne ha limitato la mobilità e ha influito sulla cattiva prestazione, e magari neppure le voci relative al rinnovo lo hanno aiutato. A mio avviso non c’è nulla di cui preoccuparsi in quanto la stagione del giocatore resta superiore alle aspettative, ma è comunque da sottolineare il recente slump, augurandoci passi il prima possibile.
📅 Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (1:00 🇮🇹) tra Lunedì 2 e Martedì 3 Gennaio per affrontare gli Charlotte Hornets allo Spectrum Center.
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Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.